Garantire la sicurezza a sé e agli altriLa sicurezza in ospedale La prevenzione della trasmissione dei microorganismi Le infezioni nosocomiali La catena delle infezioni Le fasi della patologia infettiva Le linee guida per l'isolamento in ospedale Il lavaggio delle mani Gli studi epidemiologici La sanificazione La pulizia La disinfezione La sterilizzazione La disinfestazione Lo smaltimento dei rifiuti La medicazione della ferita chirurgica La “wound care”Accertamento delle condizioni cardiocircolatorie | Le misure intraoperatorie Le misure intraoperatorie sono suddivise dal CDC di Atlanta in 6 punti fondamentali: - sistemi di ventilazione: mantenere l'aria a pressione positiva nei locali della sala operatoria, garantire almeno 15 ricambi d'aria all'ora, filtrare tutta l'aria farla entrare dal soffitto e uscire dal pavimento, tenere le porte chiuse e limitare l'accesso alle persone
- pulizia e disinfezione dell'ambiente: soltanto nel caso in cui sul pavimento vi fosse la presenza di una contaminazione visibile di sangue è necessario lavarlo tra un intervento e l'altro con una soluzione disinfettante e fare altrettanto con le attrezzature, mentre dopo l'ultimo intervento della giornata è necessario farlo sempre
- campionamento microbico ambientale: non deve essere effettuato di routine, ma solo per indagini di epidemie
- sterilizzazione degli strumenti chirurgici: sterillizzare sempre e tutti gli strumenti chirurgici, ricorrendo alla modalità "flash" solo quando essi devono essere immediatamente utilizzati
- indumenti e teli chirurgici: indossare sempre cuffia e mascherina, mentre i sovrascarpe non sono necessari, indossare i guanti sterili solo dopo aver indossato il camice sterile, camici e teli utilizzati devono essere una valida barriera anche nel caso in cui si bagnino, cambiarsi ogni volta che ci si è sporcati di sangue o di altri materiali biologici
- asepsi e tecnica chirurgica: preparare le attrezzature sterili e le soluzioni sterili solo immediatamente prima dell'uso, manipolare i tessuti delicatamente, mantenere una buona emostasi, minimizzare i tessuti devitalizzati ed i corpi estranei (punti di sutura, tessuto necrotico...) e usare drenaggi a circuito chiuso
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