Il dato quantitativo viene elaborato mediante tecniche statistiche, le quali ci dicono, per ciascuna variabile (analisi monovariata), dove i risultati tendono a concentrarsi (indici di tendenza centrale: media aritmetica, mediana, moda), come si distribuiscono lungo la gamma del valori possibili (indici di dispersione: squilibrio, differenza interquartilica, devianza, varianza, scarto tipo) o che forma assume la loro distribuzione (indici di forma: asimmetria, curtosi). Quando le variabili in gioco sono due (analisi bivariata), tali tecniche ci dicono come tali variabili risultano essere associate tra di loro (indici di contingenza, cograduazione, correlazione), come la forma e la posizione delle distribuzioni delle variabili differiscano tra di loro o da determinati modelli teorici (test statistici non parametrici), come i parametri delle distribuzioni delle variabili differiscano tra di loro o da un valore prestabilito (test statistici parametrici). Quando le variabili sono più di due, vi sono tecniche statistiche che ci dicono come tali variabili siano connesse tra di loro e possano descrivere, spiegare, prevedere i comportamenti del sistema sotto esame (analisi multivariata).
La statistica ci aiuta quindi a sintetizzare e rappresentare quanto rilevato, trasformando il dato grezzo in informazione.