In casi particolari il ricercatore può accostarsi allo studio cercando, per quanto possibile, di essere una tabula rasa, sforzandosi di non utilizzare nessuna delle sue conoscenze pregresse per interpretare quanto emerge dal campo e costruendo la sua teoria solo sulla base di quanto esperito nell’interazione con il caso (o i casi, se questa interazione si ripete per un certo numero di volte) studiato. Questo approccio porta alla costruzione di una grounded theory, nell’accezione di Barney G. Glaser, Anselm L. Strauss, ossia di una teoria circostanziata, che nasce dall’evidenza empirica rilevata sul campo e si sviluppa dallo studio di fenomeni in uno specifico contesto. La debolezza di questo tipo di approccio sta nella difficoltà per il ricercatore di accostarsi allo studio mettendo totalmente da parte le sue esperienze e suoi presupposti, i quali, anche in modo inconsapevole, possono guidare la sua interpretazione.