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[ Prof. Roberto Trinchero ]
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La prospettiva interpretativista-costruttivista

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La risposta realista non è l’unica risposta possibile alle quattro questioni presentate. Se il ricercatore pensa che il problema dell’esistenza o meno di una realtà sia subordinato al problema della percezione che noi abbiamo di essa, e che essa, indipendentemente dal fatto che esista o meno, sia soltanto un riflesso della nostra attività mentale di costruzione di significato allora si pone nel filone interpretativista, e l’ontologia relativa è quella costruttivista. Secondo questa prospettiva non è possibile separare la realtà dall’osservatore che la studia. Autori di riferimento per la visione costruttivista della scienza sono Jean Piaget, George Kelly, Ernst von Glasersfeld, Heintz von Foerster, Humberto Maturana, Francisco Varela.

Un sassofonista o il volto di una ragazza? La realtà dipende dalla nostra percezione [http://www.nwlink.com/~donclark/hrd/history/gestalt.gif]

Da un punto di vista epistemologico, la conoscenza della realtà stessa risente quindi obbligatoriamente del relativismo: le realtà costruite variano nella forma e nel contenuto a seconda degli individui, dei gruppi, delle culture, dei contesti spaziotemporali in cui si svolge la ricerca. Accettando il relativismo la scienza non può aspirare alla ricerca di teorie che hanno come obiettivo la spiegazione di un fenomeno, dato che nessuna “struttura” esiste al di sotto di ciò che viene percepito, ma solo interpretare l’evidenza empirica che emerge dal campo, allo scopo di comprendere i significati che gli attori che operano in quella data situazione attribuiscono agli eventi, alle azioni, alle situazioni sotto esame e li portano ad agire in un determinato modo. Tra questi attori è presente anche il ricercatore, il quale non è “staccato” dalla realtà studiata, ma ne è immerso tanto più quanto più aspira a comprendere a fondo le “buone ragioni” (ritenute tali dal soggetto sotto esame) alla base delle azioni dei soggetti studiati.

Studiare il rapporto tra motivazione e profitto scolastico con approccio interpretativista, significherà comprendere cosa porta un allievo maggiormente motivato a compiere determinate azioni che lo porteranno poi ad avere un miglior profitto scolastico. Nell’approccio interpretativista si puntano ad individuare le condizioni che rendono possibile un fenomeno, definendo enunciati di possibilità (il verificarsi di A rende ragionevolmente possibile il verificarsi di B, per cui se accade A il più delle volte accade anche B) e tipi ideali, ossia uniformità riscontrate nei comportamenti, nelle opinioni e negli atteggiamenti dei soggetti, isolate attraverso un processo astrattivo che, rilevando nella molteplicità del dato empirico gli elementi ricorrenti, procede successivamente a coordinarli entro un quadro concettuale coerente e privo di contraddizioni. Nell’approccio relativista viene rivalutata l’intenzionalità che sta alla base dei comportamenti degli esseri umani, più che la struttura di fattori che li determina.

Il ricercatore intepretativista-costruttivista privilegerà metodi qualitativi di indagine, privilegiando le strategie della ricerca interpretativa e dello studio di caso. Per la rilevazione dati egli adotterà tecniche che gli consentano di avere un’ampia ricchezza informativa, quali l’intervista libera o l’osservazione esperienziale, e per l’analisi si orienterà verso approcci quali l’analisi ermeneutica o la costruzione di categorie a posteriori e l’esplicitazione delle relazioni tra di esse.

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