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Percorsi verso una migliore qualità1. Approccio al sistema qualità (i pilastri)
2. La costruzione del sistema di gestione della qualità d'Istituto (SGQ)
3. Sistema documentale
4. Alcuni strumenti per la Qualità
4.1. Le tecniche di lavoro
4.2. Gestione dei gruppi e gestione dei lavori
4.3. Mezzi di lavoro: le procedure
4.4. Formulazione di un questionario
4.5. Misurare
4.6. Analisi statistiche
5. Approfondimenti
Linee guida ISO 9004:2000 per la scuolaIl modello di valutazione EFQMIl sistema di accreditamento regionale

4.3. Mezzi di lavoro: le procedure

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Le procedure.

Uno dei principali mezzi di lavoro per lo sviluppo del sistema qualità sono le PROCEDURE, nelle quali l’Istituto indica area di attività d’intervento, titolo, obiettivi, responsabilità, operatività, controllo, tempi e modi di esecuzione, a conclusione di un lavoro di analisi e progettazione delle soluzioni.

Proviamo a svilupparne una.

Supponiamo che la dIREZIONE dell’Istituto ritenga gestite in modo non adeguato le informazioni relative al rapporto con l’esterno: informazioni mancanti, carenti, eccessive e confuse, contrastanti (tutti dicono la propria, e l’ultima rappresenta la verità assoluta).
La dIREZIONE decide quindi di istituire un gruppo di lavoro per l’elaborazione di una proposta soddisfacente, affidando la responsabilità al Prof. A, che entro due mesi dovrà concludere i lavori riferendo ogni quindici giorni sull’avanzamento dei lavori.

Il Prof. A istituisce il gruppo di lavoro scegliendo tre colleghi, docenti in diverse discipline, di diversa età e di diversi interessi personali, due addetti alla segreteria, un collaboratore ATA, tutti possibilmente con forte ascendente sugli altri colleghi.
In una serie di riunioni successive viene individuato il possibile titolo della procedura, ad esempio:
“Razionalizzazione dei rapporti con i cLIENTI.
Raccolta e analisi delle attese dei cLIENTI, esterni e interni, istituzionali con potere di imperio o di orientamento, istituzioni varie del bacino d’utenza”.

Successivamente, ad ogni componente del gruppo, dopo un confronto eseguito con alcune delle diverse tecniche impiegabili,viene dato l’incarico di raccogliere presso i colleghi le informazioni relative a difficoltà di lavoro, passate e presenti, per mancanza d’informazioni del tipo di quelle in esame, ed eventuali richieste di implementazione.
Potrebbero così risultare:

  • incerta definizione del bacino d’utenza e dei cLIENTI di riferimento
  • scarso,caotico e conflittuale rapporto con la famiglie degli allievi
  • orientamenti interni ed esterni fluttuanti
  • troppa importanza a certi pareri, anche interni, e mancata considerazione di altri
  • dubbi sulla completezza della raccolta dell’informazione istituzionale
  • ecc.

A questo punto potrebbero emergere:

  • la necessità di definire i cLIENTI, o meglio le pARTI INTERESSATE, insistenti nel bacino d’utenza, con i quali sarebbe opportuno creare collegamenti, istituzionali o meno (categorie del lavoro, industrie, commercio, parrocchie, banche, società sportive, associazioni culturali, l’associazione delle famiglie, ecc)
  • l’opportunità di:
    • razionalizzare il flusso e la gestione delle informazioni raccolte dal personale nelle varie occasioni di rapporto con il pubblico, siano istituzionali o meno
    • creare un modo di controllo di completezza sull’informazione istituzionale disponibile
    • razionalizzare la raccolta delle lamentele, esterne /interne
    • istituire una sede di analisi e relativi momenti
    • definire un modo quali-quantitativo di valutazione delle informazioni e lamentele
    • definire i processi relativi ed interdipendenti
    • rimandare a norme e disposizioni eventualmente già esistenti
    • definire tempi e modi di controllo delle attività
    • attribuire le responsabilità primarie e condivise.

Copyright 2024 | AICQ Settore scuola e SIRQ || Ultima modifica: 12/08/2005 19:08:23 | Credits | Responsabilità |