Portale FAR - E@syQualità nella scuola

[ AICQ Settore scuola e SIRQ ]
InformazioniNewsMaterialiBibliografiaSitografia
Percorsi verso una migliore qualità1. Approccio al sistema qualità (i pilastri)
1.1. Valutazione e autovalutazione
1.2. ISO e EFQM
1.3. I processi
1.4. I sistemi di gestione
1.5. I fornitori
2. La costruzione del sistema di gestione della qualità d'Istituto (SGQ)
3. Sistema documentale
4. Alcuni strumenti per la Qualità
5. Approfondimenti
Linee guida ISO 9004:2000 per la scuolaIl modello di valutazione EFQMIl sistema di accreditamento regionale

1.1. Valutazione e autovalutazione

Pagine: | 1 | 2 |
| e-portfolio | classe virtuale |

Anche le valutazioni, specialmente quelle non numeriche, possono, e debbono, essere fatte in termini di validità, in funzione della loro definizione e formazione.
Ad esempio - Ipotizzando che l’IS debba risolvere con una certa urgenza un problema di una gravità da accertare, e che per definire l’intervento e i relativi obiettivi sia necessario raccogliere informazioni all’esterno.
Si prevede che l’informazione sarà disponibile non prima di…….
Nel frattempo una prima ipotesi, su cause e relative soluzioni, può essere formulata a tempi brevissimi dal gruppo di lavoro ricorrendo, ad esempio, alla tecnica del brainstorming, consistente nel ragionare a ruota libera sull’argomento e nel riassumere i risultati in termini concordati.
Vantaggi: formulazione immediata di una ipotesi, costo minimo, possibilità di cominciare ad orientare tempestivamente l’attività di recupero.
Svantaggio: la probabilità di non avviare il lavoro su un percorso del tutto corretto
Una possibilità di approssimazione successiva, mentre si comincia ad organizzare la raccolta esterna delle informazioni, può consistere nel coinvolgere sull’argomento tutto il personale dell’IS interessato al problema con un breve questionario, che potrebbe anche servire per la taratura delle domande del questionario per l’esterno.
Vantaggio: campione numericamente più significativo; può indirizzare meglio lo sviluppo dell’attività, riducendo la necessità di successive variazioni di rotta nello sviluppo dei lavori.
Svantaggio: visione delle cose fortemente influenzata dalla appartenenza all’IS, e fonte di possibili confronti interni non sempre costruttivi.
Il risultato dell’indagine all’esterno rappresenterà il momento decisivo per la definizione degli interventi risolutori, pur con tutti gli eventuali limiti di un rilevamento campionario dovuti a:

  • validità del questionario (l’argomento verrà trattato altrove)
  • validità del campione coinvolto
  • numero e qualità delle risposte ricevute
  • correttezza della interpretazione e valutazione dei risultati
A questo punto l’IS è in grado di orientare nella dIREZIONE più opportuna la propria attività.
L’importante è che in ogni fase la conoscenza raggiunta sia valutata e usata per quello che vale, cioè:
  • potrebbe essere…(fase di ipotesi)
  • molto probabilmente è…(fase di successiva approssimazione)
  • quasi sicuramente è… (nei limiti di una valutazione statistica)
  • certamente è…. ( ricerca estesa a tutta la popolazione interessata)
in un bilancio costi/benefici che risulti logico in funzione dell’obiettivo finale previsto.

Una delle principali cause d’insuccesso di lavori complessi, in qualunque luogo di lavoro, è rappresentato (come abbiamo già avuto modo di far notare) dallo scambiare sensazioni per verità assolute. Certo, in mancanza d’altro, anche le sensazioni possono essere utili, purchè vengano presentate ed utilizzate come tali.

Esistono poi altri metodi di valutazione complessi, che possono essere utilizzati nelle varie fasi - iniziale, in itinere e periodiche nei tempi successivi - che possono agevolare lo sviluppo e la gestione del sistema, sia esso ISO o differente.

Concludendo, in un ambiente che si dichiari orientato alla qualità, il valutare e l’autovalutazione, come attività personale, di gruppo, d’IS, debbono essere considerate, oltre che un insieme di tecniche indispensabili, come un vero e proprio modo di essere e pensare, specialmente per quanto riguarda l’autovalutazione delle attività personali.
In particolare nella scuola, dove, per la propria specificità e complessità, molti fenomeni si sviluppano in base a parametri difficilmente definibili e ancor più difficilmente quantificabili, l’interesse a individuare, creare, proporre parametri di riferimento e relative quantificazioni - per quanto approssimate e progressivamente migliorabili - dovrebbe rappresentare una sfida in tutte le sue componenti. Tale esercizio porta inoltre ad una sempre migliore e realistica capacità di porre obiettivi e confrontarli con la realtà. Avremo modo di tornare sull’argomento.

Copyright 2024 | AICQ Settore scuola e SIRQ || Ultima modifica: 30/09/2004 13:11:16 | Credits | Responsabilità |