Se all’interno di una data realtà educativa il ricercatore riscontra delle regolarità tra combinazioni di eventi o fattori, ad esempio se tutti gli allievi che dimostrano alta motivazione allo studio hanno anche alto profitto in matematica, egli potrà supporre che la motivazione sia almeno uno dei fattori che spiegano il profitto in matematica, ossia che ne costituisce una causa o almeno una concausa. I singoli soggetti sono qui testimoni di una relazione tra fattori: si va a vedere quanti allievi che assumono lo stato “motivato” sul fattore “motivazione” assumono anche lo stato “alto” sul fattore “profitto scolastico”. La relazione può esistere anche se non tutti coloro che hanno alta motivazione hanno anche alto profitto. In un'ottica realista, lo stabilire che tra i due fattori esiste un legame, seppur imperfetto e probabilistico, può far supporre l’esistenza di una tendenza strutturale che governa la realtà sotto esame.
La semplice rilevazione di una variazione concomitante non dice sulla sul fatto che uno dei due fattori possa essere la causa e l’altro l’effetto. La determinazione dell’esistenza di un rapporto causa-effetto (spiegazione causale) può essere fatta solo tenendo sotto controllo tutti gli altri fattori che agiscono sul sistema, come si fa ad esempio nella strategia di ricerca per esperimento, o mediante una riflessione approfondita sulla situazione oggetto di studio, riflessione che richiede necessariamente il ricorso a tecniche di ricerca interpretativa. Ad esempio, la motivazione degli allievi è la causa del loro profitto scolastico o i successi scolastici causano maggior motivazione? Entrambe le affermazioni sono verosimili e solo la conoscenza approfondita della situazione e del contesto oggetto di ricerca potrà portare a stabilire se è vera la prima affermazione, la seconda o entrambe.