Sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo di Margherita Andò

Le patologie collegate all’alimentazione colpiscono, per ragioni diverse, sia cittadini di paesi poveri che di paesi ricchi.

Nei paesi “poveri”, i problemi maggiori sono dovuti alle infezioni veicolate dagli alimenti e alla malnutrizione. Nei paesi “ricchi”, viceversa, l’eccessiva alimentazione determina l’obesità e l’insorgenza di varie sindromi come gotta e ipertensione, e addirittura favorisce lo sviluppo di alcune forme di tumori. Peraltro i costi sociali a carico della collettività di comportamenti incoerenti dal punto di vista temporale sono elevatissimi.

Attraverso una corretta diffusione delle informazioni e l’osservanza, da parte dei cittadini, di più corrette norme comportamentali in materia di alimentazione, è possibile limitare l’insorgere delle patologie sopra elencate, o contenerne quanto meno i danni.

La divulgazione delle informazioni in materia di sicurezza alimentare deve essere fatta in modo da evidenziare le fonti di rischio in funzione del contesto. Nei paesi in via di sviluppo si dovrà dare spazio alla descrizione dei microrganismi patogeni, contenuti negli alimenti, e alla malnutrizione, spiegando le strategie da adottare per tutelare la salute dell’individuo; nei paesi ricchi, si dovranno invece esporre le conseguenze patologiche che derivano da un’alimentazione ipercalorica, senza però tralasciare le infezioni alimentari che continuano, sebbene con numeri decisamente contenuti, a mietere vittime, a dispetto delle norme di controllo alimentare vigenti.

La sfida ancora più ambiziosa è però quella di invitare i cittadini ad adottare dei comportamenti adeguati in materia di sicurezza alimentare. Non basta conoscere, bisogna usare il sapere a servizio di un saper fare responsabile che si traduca in un coinvolgimento diretto e attivo del cittadino: solo in questo modo si potranno abbattere le barriere dell’ignoranza che mettono a repentaglio la salute.

Per un’educazione alla sicurezza alimentare è auspicabile il contributo delle istituzioni, del servizio sanitario locale, in qualità di agenzia della salute, ma soprattutto delle due principali agenzie educative che sono la famiglia e la scuola. Purtroppo non tutte le famiglie hanno sviluppato una cultura alla sicurezza, ecco perché sarebbe consigliabile introdurre l’educazione alimentare in ogni livello e grado di scuola. Oggigiorno, la ricerca di un rapporto ottimale tra sapere e salute alimentare è diventata una necessaria norma di prevenzione del benessere del cittadino, e pertanto la "Sicurezza Alimentare" deve essere considerata una priorità della scuola attuale.

Il percorso qui descritto si rivolge ai paesi in via di sviluppo; la sua elaborazione è stata fatta tenendo conto del contesto e delle risorse didattiche ivi disponibili.

Gli studenti di questi paesi raramente possono contare su libri di testo e spesso anche gli insegnanti faticano a procurarsi materiale didattico innovativo e coinvolgente. L’avvento della “rete” rappresenta una nuova opportunità e, utilizzata in modo adeguato, potrà in parte colmare queste lacune. In rete si possono rintracciare valide risorse di informazioni, senza contare che è anche possibile trovare percorsi didattici già “pronti all’uso”. Nell’ambito educativo, l’impiego della rete racchiude quindi enormi potenzialità, che devono essere però gestite con astuzia e competenza.

L’accesso alla rete nei paesi in via di sviluppo è spesso di bassa qualità. I docenti che possono utilizzare internet si trovano in difficoltà perché la ricerca del materiale può essere molto lenta. Ad aggravare la situazione si aggiunge il fatto che la maggior parte dei documenti utili si trovano in “pdf” o “ppt”, formati che per essere scaricati in tempi contenuti necessitano di una rete veloce.

Il percorso descritto rappresenta un tentativo di utilizzo efficiente delle risorse della rete tenendo conto dei vincoli strutturali sopra descritti. L’insegnante che lo utilizzerà non dovrà investire tempo per la ricerca dei siti e soprattutto conoscerà in anticipo il contenuto dei documenti e il tipo di formato in cui si trova il materiale. Ciò gli consentirà di formulare una scelta consapevole del materiale, in funzione delle esigenze, del tempo e della tecnologia informatica a disposizione.

Obiettivi

Al termine del percorso gli studenti dovranno essere in grado di:

1- Definire il concetto di rischio alimentare;

2- Analizzare e descrivere le fonti di rischio alimentare locali e nazionali;

3- Nutrire consapevolezza in materia di sicurezza alimentare;

4- Conoscere le principali patologie riconducibili al consumo di prodotti alimentari;

5- Elaborare un quadro di regole condivisibili e soprattutto realizzabili che salvaguardi la salute dell’individuo;

6- Diventare a loro volta formatori;

Contesto

L’intervento si rivolge a studenti di scuola secondaria di paesi in via di sviluppo. Il materiale web consigliato e le attività proposte sono però tali da poter essere impiegate, apportando opportune semplificazioni, anche in scuole di livello inferiore.

Prerequisiti

L’intervento presuppone che gli studenti abbiano già al loro attivo conoscenze di base dei seguenti argomenti:

  1. La cellula;
  2. Concetto di metabolismo energetico;
  3. Anatomia e fisiologia dell’apparato digerente;
  4. I principi nutritivi;

1. La cellula

Gli studenti devono conoscere le principali strutture della cellula procariote ed eucariote, le loro funzioni con particolare attenzione ai meccanismi di divisione e di crescita cellulare.

2. Concetto di metabolismo energetico

Gli studenti devono sapere che tutte le attività dell’organismo umano possono essere ricondotte a reazioni chimiche. Tali reazioni richiedono energia che viene introdotta nell’organismo sotto forma di cibo. Gli alimenti vengono quindi demoliti attraverso delle reazioni definite “cataboliche” che permettono di liberare l’energia contenuta, misurata in calorie. L’energia immagazzinata attraverso il cibo sarà poi utilizzata per svolgere funzioni plastiche o funzioni energetiche.

3. Anatomia e fisiologia dell’apparato digerente

Un percorso dedicato alla sicurezza alimentare richiede che lo studente conosca a grandi linee gli organi coinvolti nei processi di ingestione, digestione e assorbimento del cibo. Ogni tratto dell’apparato digerente rappresenta un potenziale bersaglio delle patologie collegate all’alimentazione.

4. I principi nutritivi

L’alimentazione è l’assunzione di alimenti, i quali digeriti e assorbiti dall’organismo forniscono i principi nutritivi o nutrienti, cioè le sostanze chimiche necessarie a garantire la crescita, il rinnovamento e il funzionamento delle parti di cui l’organismo è composto. I principi nutritivi possono essere classificati in cinque gruppi, in base alla struttura chimica e alle funzioni: glucidi, proteine, lipidi, vitamine e sali minerali. A questi si aggiunge l’acqua necessaria per la sopravvivenza.

Materiale Didattico

Questo percorso fa uso di materiale reperibile in rete; l’accesso a internet è quindi un fattore limitante che va considerato prima di procedere alla realizzazione dell’intervento qui descritto. Le diverse fonti elencate contengono documenti che possono essere utilizzati dall’insegnante per costruire le lezioni frontali o possono essere impiegate direttamente in classe, se la struttura scolastica ne consente la proiezione. Per la realizzazione delle attività proposte non è necessario l’impiego di un libro di testo.

Contenuti

Il percorso dedicato alla sicurezza alimentare deve fornire gli strumenti concettuali affinché gli studenti riconoscano il “rischio alimentare”. L’intervento deve poi portare alla definizione del quadro patologico associato ai diversi tipi di rischi alimentari e alla spiegazione dei fattori che ne promuovono il manifestarsi; per concludere, deve fornire linee guida che permettano agli studenti di acquisire un quadro comportamentale tale che ne tuteli la salute.

L’intervento sviluppa i seguenti concetti:

1-Definizione di sicurezza alimentare;

2-Definizione e fonti di rischio alimentare;

3-Gruppi a rischio;

4-Patologie legate al consumo alimentare

5-Modalità di prevenzione;

In ciascuna unità tematica si trovano i “links” per sviluppare il percorso. Molti siti sono “multi lingue”, altri solo in inglese, francese o italiano. Per riconoscerli a fianco di ogni sito sarà riportata la sigla “ML” per multi lingue, “F” per il francese, “E” per l’inglese e “I” per l’italiano.


 
  1. Definizione di sicurezza alimentare
  2. Definizione e fonti di rischio alimentare
  3. Patologie legate al consumo alimentare
  4. Gruppi a rischio
  5. Come prevenire le patologie alimentari
  6. Strategia didattica
  7. Valutazione
Elenco percorsi                                                                                  Edita
Edurete.org Roberto Trinchero