Macbeth: Follia, cupidigia e destino di Oscar Serino, Basilio Sciacca

MACBETH: FOLLIA, CUPIDIGIA E DESTINO

"La vita non è altro che un'ombra in cammino;
un povero attore che s'agita e pavoneggia per un'ora sul palcoscenico
e del quale poi non si sa più nulla.
È un racconto narrato da un idiota,
pieno di strepito e di furore,
e senza alcun significato"

Macbeth, Atto V scena V


 
  1. PREMESSA DEGLI AUTORI E PROFILO DEL PERCORSO DIDATTICO
  2. PERSONAGGI, TRAMA E RIFERIMENTI AL TESTO INTEGRALE DELL'OPERA
  3. PRINCIPALI TEMI DEL MACBETH
  4. La forza distruttrice di un’ambizione sfrenata
  5. Il rapporto tra crudeltà e virilità
  6. Monarchia contro tirannia: due diversi modi di essere Re
  7. Visioni e allucinazioni, ovvero follia e sovrannaturale
  8. L’insonnia come maledizione: una mente sconvolta che non trova mai pace
  9. Profezia e chiaroveggenza: predestinazione o libero arbitrio?
  10. Il sangue come metafora
  11. L’eterna lotta tra il bene e il male (e tra l’apparire e l’essere)
  12. Il senso di colpa
  13. La natura sconvolta come specchio del disordine politico
  14. CONCLUSIONI GENERALI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
  15. AUTOVALUTAZIONE DEL DOCENTE
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