Un altro dei modi della ricerca interpretativa è l’osservazione, utile soprattutto quando si vogliono studiare dei fenomeni all’interno del contesto in cui avvengono. L’osservazione è una forma di rilevazione finalizzata all’esplorazione/conoscenza di un determinato fenomeno e consiste nella descrizione il più possibile fedele e completa delle caratteristiche di un particolare evento, comportamento o situazione e delle condizioni in cui si verifica (Braga, Tosi, in Mantovani, 1995, 84). L’osservazione scientifica viene definita sistematica per distinguerla dall’attività di osservazione che ciascuno di noi compie nella vita quotidiana, dove comunemente le cose e i fatti si “vedono” accidentalmente e si “guardano” intenzionalmente, ma raramente si “osservano” e quando lo si fa non si hanno metodi o finalità precise. Osservare sistematicamente significa osservare con obiettivi ben precisi, a volte sapendo già quali elementi interessa cogliere nella realtà sotto esame, allo scopo di rilevare dei comportamenti e delle informazioni contestuali utili per comprenderli, nell’accezione di Dilthey e Weber. Osservare quindi significa operare una selezione, mettere in luce alcuni comportamenti o caratteristiche di determinati soggetti, scegliendoli nell’insieme infinito dei comportamenti e delle caratteristiche osservabili su quei soggetti, ponendoli in relazione tra di loro in un quadro coerente e unitario, all’interno del contesto e dell’ambiente in cui tali comportamenti hanno luogo, nella logica di uno studio spazialmente, temporalmente e culturalmente situato.
L’osservazione quindi prevede due momenti: a) la selezione dell’informazione osservata, b) la riorganizzazione dell’informazione selezionata in un quadro interpretativo internamente coerente. Il raccogliere ed elencare informazioni ordinandole secondo un qualche criterio non significa fare osservazione, dato che manca il momento interpretativo di ricostruzione ed assegnazione di senso a quanto raccolto. E’ ovvio come tanto il momento della selezione quanto il momento dell’interpretazione introducano elementi di soggettività nell’osservazione, che vengono in parte evitati quando si utilizza la tecnica dell’osservazione strutturata.