Una volta trovate pagine Web che riportano informazioni attinenti al tema che stiamo approfondendo è necessario valutarne la qualità. E’ importante ricordare come i bassi (nel caso limite addirittura nulli) costi di pubblicazione dell’informazione sul Web possano portare a pubblicare documenti di scarsa o nulla qualità scientifica. E’ necessario quindi valutare accuratamente l’affidabilità scientifica dell’informazione trovata. Possibili parametri di valutazione possono essere: a) autorevolezza delle fonti, data dal sito che ospita le pagine (l’informazione trovata su un sito corrispondente ad un dominio universitario, ad esempio Url che contengono i nomi di dominio unito, unimi, uniroma, ecc. o con suffisso .edu è sicuramente più autorevole rispetto a quella trovata su un server che offre pagine Web gratuite) e dal prestigio scientifico degli autori (è utile in molti casi cercare in rete informazioni sugli autori per vedere quali sono le loro pubblicazioni, dove lavorano, ecc.); b) autorevolezza dei riferimenti teorici, data dalla qualità e dalla pertinenza dei riferimenti teorici che gli autori citano all’interno del testo; c) dalla scientificità dell’esposizione, ossia dall’utilizzo appropriato e coerente del linguaggio scientifico, dalla controllabilità degli asserti espressi, dal mettere a disposizione del lettore tutti gli elementi per garantire la ripetibilità delle inferenze fatte; d) dalla chiarezza dell’esposizione: scientificità non vuole dire ermetismo, l’uso di un linguaggio chiaro e sintetico, dove i “tecnicismi” vengono utilizzati solo quando è indispensabile, e si adotta un registro di comunicazione mirato sull’utenza reale che l’autore si prefigge, è un buon indicatore di qualità del documento; e) dalla possibilità di interazione con chi ha creato il sito: la presenza dell’e-mail dell’autore consente di ottenere da lui dei feedback e maggiori chiarimenti sull’argomento, quindi, unito agli altri requisiti, è un buon indicatore di qualità dell’informazione.