Competenze comunicative e apprendimento linguistico di Daniela Fiorio, Annamaria Nigro

Le competenze comunicative

Imparare una lingua/acquisizione/ competenze comunicative/ pragmatica/ sociolinguistica/ metalinguistica

Il concetto di competenza comunicativa [I] , [F] fu sviluppato dall’antropologo e linguista Dell Hymes [E], [F], [ES] nel 1966 (cfr. con la competenza in termini chomskyani cioè la capacità del parlante di produrre e comprendere infiniti enunciati linguistici a partire da un numero finito di regole). Questo studioso riteneva che il parlante di una lingua dovesse essere in grado non solo di applicare in modo corretto le regole grammaticali per produrre enunciati linguistici validi (competenza grammaticale), ma anche di usare tali enunciati in modo appropriato in rapporto al contesto comunicativo. Hymes  dunque affermava che una persona era dotata di competenza comunicativa quando era capace di scegliere “quando parlare, quando tacere, e riguardo a che cosa parlare, a chi, quando, dove, in che modo” (Hymes 1979).

All’interno del concetto di competenza comunicativa si possono riconoscere diversi aspetti:

  • sapere la lingua (conoscere fonologia, lessico, morfosintassi, sapere le regole di costruzione di frasi e testi);

  • saper fare lingua (saper parlare, leggere, scrivere, dialogare, tradurre);

  • saper fare con la lingua (saper usare la lingua come strumento di azione in differenti contesti).

Il concetto proposto da Hymes può dunque essere interpretato come l’integrazione di diverse competenze:

Linguistica: (abilità riguardanti la fonologia, il lessico, la sintassi…)

Paralinguistica: (velocità di elocuzione, esitazioni, pause di silenzio, inflessione della voce, differente andamento intonativo di un enunciato);

Cinesica: (gesti e mimica);

Prossemica: (uso dello spazio e delle distanze spaziali in relazione allo scambio comunicativo).

Pragmatica: (uso dell’atto linguistico all’interno di una determinata situazione comunicativa, capacità di usare in modo appropriato enunciati linguistici che “non descrivono né constatano alcunché […] ma la cui emissione comporta o si identifica con il compimento di un azione”(1))

Socio - culturale: (essere in grado di valutare se e in quale misura un determinato enunciato linguistico è appropriato in rapporto al contesto socio – culturale in cui si vuole utilizzare)

 Il concetto di competenza comunicativa ha introdotto, in ambito didattico, un approccio all’educazione linguistica di tipo comunicativo nel quale i diversi aspetti della lingua oggetto di studio vengono affrontanti con l’intento di portare l’apprendente ad affrontare molteplici contesti di scambio comunicativo. Quest’approccio all’insegnamento linguistico, considerando la lingua come strumento per soddisfare bisogni comunicativi concreti, ritiene importante che l’insegnante prepari le sue lezioni basandosi il più possibile su situazioni autentiche, cioè vicine alla realtà quotidiana. Caratteristica di questo tipo di didattica è l’attenzione centrata sul soggetto che apprende.


Domande-chiave di verifica

  • In che cosa consiste la competenza comunicativa per Hymes?

  • Perché anche il tacere ha la sua collocazione tra le competenze comunicative?


Per un ulteriore approfondimento

1)     Dizionario di linguistica, a cura di Gian Luigi Beccaria, Einaudi, 1996, pag 553.

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