Competenze comunicative e apprendimento linguistico di Daniela Fiorio, Annamaria Nigro

Le competenze linguistiche nel quadro comune europeo

QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE: apprendimento, insegnamento, valutazione.

 

Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCE) [I] [E] [F] , elaborato dal Consiglio d’Europa (1996 - 2001), risponde all’esigenza, emersa durante un incontro intergovernativo a Ruschlikon (1991), di redigere un documento, comune a tutti i paesi membri dell’Unione Europea, relativo ai livelli di competenza linguistica che possono essere perseguiti nell’apprendimento di una lingua.

Questo quadro di riferimento intende facilitare la formulazione dei programmi d’apprendimento nei diversi sistemi europei d’istruzione al fine di consentire il riconoscimento reciproco delle certificazioni linguistiche rilasciate nei Paesi membri.

Il QCE raccoglie una serie di descrittori delle competenze linguistiche che possono essere acquisite da un soggetto nel corso del suo percorso di studio e li organizza in tre ampie fasce: elementare (a), intermedia (B),  e avanzata (C). All’interno di queste tre fasce è possibile individuare sei livelli di competenza linguistica (A1/ A2, B1/B2, C1/ C2) di cui è presente una dettagliata descrizione nella griglia di autovalutazione [I] messa a disposizione di coloro che sono coinvolti  nell’insegnamento/ apprendimento linguistico.

All’interno del QCE è sottolineata la necessità di sviluppare nello studente la  competenza linguistico - comunicativa che può essere descritta come l’integrazione di più competenze:

  • competenza pragmatica: “capacità di compiere azioni linguistico – comunicative adeguate ai bisogni, dunque di agire in modo efficace nei diversi contesti” (1);

  • competenza socio - linguistica: “capacità di dominare le condizioni socioculturali di uso della lingua, le convenzioni sociali, i generi testuali, le varietà di lingua più adeguate alle diverse situazioni” (1);

  • competenza linguistica: conoscenze e abilità relative al lessico, alla fonologia e alla sintassi e “capacità di discriminare e di scegliere gli elementi linguistici più opportuni per realizzare le diverse intenzioni comunicative” (1)

 Nell’elaborare un programma d’apprendimento linguistico è necessario tenere in considerazione i concreti bisogni comunicativi a cui uno studente dovrà rispondere in una situazione reale, ma è anche opportuno stimolare la riflessione sui meccanismi e le strutture delle lingua per permettere un uso consapevole e adeguato della stessa.


Domande-chiave di verifica

  • Che cos'è il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue?

  • Quali sono le tre dimensioni in cui deve essere sviluppato l'apprendimento linguistico?

  • Quali strumenti il QCE ci offre per la verifica dei diversi livelli di competenza?


Per un ulteriore approfondimento

1)     Lo Duca Maria, Sillabo di italiano L2, Carrocci editore, Roma, 2006, pag. 23.

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Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero