L'effetto Pigmalione di Emanuela Bagetto

Introduzione

Introduzione

 

Lo scopo di questa dissertazione è riflettere sulle dinamiche interagenti  all’interno di una relazione educativa e far giungere alla consapevolezza circa l’esistenza di alcuni meccanismi mentali affinché il rapporto educatore-educando possa diventare realmente etico, responsabile ed efficace.

Non si intende circoscrivere l’ambito di interesse alla sola scuola perché chiunque, insegnante, educatore,  genitore, pur disponibile, può non essere sufficientemente cosciente di dover esercitare un compito di mediazione tra il giovane e la conoscenza del mondo esterno.

Spesso gli educatori - intendendo quindi con il termine chiunque abbia a che fare con soggetti in formazione relativamente all’aspetto educativo - non sanno mediare tra il giovane e il sapere, arrivando a provocare un rifiuto, una grave caduta della motivazione, che può avere conseguenze sul completo sviluppo cognitivo del ragazzo.

La costruzione dell’identità si basa sull’interazione, l’insegnante o l’educatore sono perciò investiti di un compito importantissimo che può arrivare ad essere vicariante alle carenze o alle eventuali disfunzioni genitoriali o sociali.

Come comprenderemo attraverso l’esperimento di Rosenthal e Jacobson e l’effetto Pigmalione, molti dei vissuti che crediamo di nascondere  tacendoli a livello verbale, sono invece evidenti a livello gestuale, comportamentale, percettivo e come tali vengono quindi recepiti. Il detto e il non detto fanno parte della relazione con gli altri, ed è fondamentale conoscerli perché proprio dagli educatori, dalla fiducia che mostrano, dalla disposizione che percepisce, l’educando può trarre la sua forza.

 Il fenomeno che prende in esame Rosenthal – ruolo delle aspettative dei docenti nel comportamento del discente -  non si verifica solo nelle relazioni fra genitore e figlio o fra insegnante e alunno, ma in tutti i rapporti umani di qualsiasi tipo essi siano e influenza il senso e la velocità dello sviluppo della personalità del giovane.

Anche nel caso dell’amore genitoriale si vuole rilevare l’importanza di esprimerlo anche seguendo lo sviluppo intellettuale del proprio figlio,  trasmettendo fiducia nelle sue possibilità, rinforzando così la sua autostima. Il bambino che si esprime cognitivamente meglio è quello che percepisce di poterlo fare, perché questa certezza e questa fiducia gli sono comunicate dalle persone che lo circondano e credono in lui.

Ogni apprezzamento e sollecitazione, entusiasmo ma anche sostegno e consolazione in caso di insuccesso, sarà utile per aiutare il bambino a costruire la stima di sé, indispensabile per la realizzazione di un progetto su se stesso.

Il sé si forma, pur con continue modificazioni, operando raffronti tra i giudizi che gli altri comunicano, verbalmente o no, e la personale percezione di se stesso. In caso di conflitto o incongruenze tra giudizi è necessario strutturare delle difese dell’Io che condizionano la personalità del soggetto.

Si è presa in considerazione la personalità dell’educatore e l’azione formativa sull’educando che crea le condizioni perché il fanciullo possa  prendere forma in un passaggio dalla potenza all’atto.

L’analisi vuole rammentare come il rapporto interpersonale tra fanciullo ed educatore sia prototipo di ulteriori rapporti del ragazzo con il resto del mondo e di quanto perciò la personalità dell’adulto sia rilevante nel processo di maturazione del giovane.

  

 

Un percorso didattico sull’effetto Pigmalione

 

Destinatari:

  • Educatori
  • Formatori
  • Genitori
  • Psicopedagogisti
  • Insegnanti
  • Insegnanti di sostegno

 

Obiettivi di apprendimento:

  • comprendere i diversi aspetti dell’effetto Pigmalione:
        1. cause
        2. rimedi
        3. utilizzo consapevole
        4. fattori psicologici
        5. dinamiche emotive
  • conoscere il concetto di aspettativa
  • conoscere il concetto di pregiudizio
  • comprendere i principali processi percettivi
  • comprendere i principali meccanismi comunicativi
  • conoscere il concetto di clima educativo
  • comprendere il ruolo dell’interazione sociale nei processi di costruzione dell’identità
  • conoscere il concetto di empatia
  • conoscere il pensiero costruttivista
  • conoscere le componenti dell’apprendimento
  • comprendere l’apprendimento motivato
  • conoscere il significato della valutazione formativa

 

Obiettivi formativi:

  • conoscere alcune dinamiche relazionali
  • scoprire il proprio atteggiamento nel rapporto educativo
  • esplorare la propria personalità
  • scoprire se stessi e gli altri
  • accettare il pensiero divergente
  • stimolare le competenze personali
  • valorizzare attitudini e valori sociali e personali
  • liberare la relazione educativa da rigidità formali

 

Pre-requisiti:

·         disponibilità alla relazione

 

Parole chiave:


 

·         aspettative

·         empatia

·         entropatia

·         etica

·         incontro

·         dialogo

·         credibilità

·         responsabilità


 
  1. L'effetto Pigmalione
  2. Comunicazione
  3. Meccanismi percettivi
  4. Credenze che orientano
  5. Identità
  6. Scoprire l'altro
  7. Competenza pedagogica
  8. La relazione educativa
  9. Gestione della relazione
  10. Clima educativo
  11. Strategie educative e d'apprendimento
  12. Valutazione dell'educando
  13. Autovalutazione
Elenco percorsi                                                                                  Edita
Edurete.org Roberto Trinchero