Lo Strutturalismo di Luisella Agodi (gufix70@gmail.com), Alessandro Croce (alcroce@yahoo.it), Alessandra Morelli (morellialessandra@yahoo.it)

Circolo di Praga

Il Circolo di Praga [I1] [F1] [E1] [ES1] si rifà a un modello strutturale. I suoi esponenti principali (i russi Trubeckoj, Karcevskij e Jakobson) ritornano sui principi scoperti da Saussure applicandoli su di un piano fonologico.

I fonemi, unità di per sé prive di significato, sono considerati sono considerati i mattoni di base della lingua perchè sono in grado di fornire valore differenziale alle unità significanti da esse composte. I verbi dire e udire, ad esempio, si differenziano fonologicamente soltanto per la presenza del fonema /u/: questo, tuttavia, è sufficiente per determinare uno differente significato. La diversificazione semantica, dunque, non dipende da un nucleo di significato presente in sé e per sé nelle parole, ma dalla posizione reciproca dei fonemi all’interno del sistema linguistico. E siccome i fonemi risultano in origine perfettamente equivalenti l’uno rispetto all’altro (pensiamo al fonema /u/ sopra citato, privo in sé di qualsiasi significazione), lo stesso contenuto fonologico risulta essere meno essenziale delle relazioni reciproche entro la struttura di una lingua. Individuate tali relazioni, la ricerca si amplierà conseguentemente verso una comparazione strutturale tra diverse lingue, per scoprire le leggi universali dei sistemi fonologici.

L’orientamento verso lo studio sincronico dei fenomeni linguistici risulta pertanto rafforzato dall’apporto specifico del Circolo di Praga.

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Edurete.org Roberto Trinchero