Computer Supported Collaborative Learning (CSCL)  di Selena Vocale

Gli effetti e le implicazioni della mediazione tecnologica

Le dinamiche dell’interazione educativa e interpersonale mutano, più o meno profondamente, quando sono mediate da canali di comunicazione tecnologici. Questo è il caso delle teleconferenze audio e audio grafiche, dove ci si potrebbe aspettare che la mancanza di un canale visivo sia compensato da scambi verbali più frequenti che in una classe faccia a faccia. In una pedagogia centrata sull’interazione nel gruppo, il docente è un facilitatore e un regolatore della discussione. Ciò mette in questione i metodi di insegnamento tradizionali (dove i docenti dominano e gli studenti sono passivi) e li rimpiazza con una pedagogia attiva (Laure, 1993). Ma dalle valutazioni delle videoconferenze, emerge che il tutor e gli studenti non possono aspettarsi di replicare i modelli e gli stili di una classe faccia a faccia, pur avendo qualche contatto visivo. Secondo Schriller e Mitchel (1992) “…la tecnologia della videoconferenza digitale compressa richiede una metodologia di insegnamento diversa da tutte quelle prima usate dai docenti. Necessita di differenti modi di interazione, differenti modi di muoversi, diversi modi di presentare l’informazione e differenti modi di giudicare il significato dei messaggi in entrambe le direzioni”.

Nelle situazioni tipiche di audio e video conferenza, il docente o il tutor deve gestire un gruppo che è fisicamente presente e uno o più gruppi remoti: ciò cambia completamente i modelli che si incontrano in situazioni di classe e solleva il problema di quale sia il gruppo a cui il docente dovrebbe rivolgersi prioritariamente, come la ulteriore complessità dei canali di comunicazione (spesso molti limitati) tra i membri del gruppo nei diversi luoghi. Questi fattori, di nuovo, pongono la necessità di cambiare gli stili di insegnamento e di interazione.

Nel caso della comunicazione di gruppo asincrona, basata solo su testo, c’è una divergenza ancora maggiore dagli approcci convenzionali in classe. I nuovi sistemi di desktop multimediali, per le conferenze telematiche, e quei sistemi in via di sviluppo che combinano in un solo ambiente sia la comunicazione in tempo reale che quella in differita, richiederanno un adattamento ancora superiore negli stili di insegnamento e di apprendimento e svilupperanno ulteriormente la potenzialità di pedagogie innovative e concettualmente avanzate. Si potrebbe sostenere che un sistema di supporto alle attività di gruppo ben progettato potrebbe fornire un ambiente più ricco di una situazione faccia a faccia per quanto riguarda la conversazione, l’interazione e la discussione. Ciò per la possibilità di svolgere attività in parallelo, per la possibilità di immagazzinare, organizzare e recuperare informazione e per la possibilità di integrare le interazioni in tempo reale e differito. Le ricche potenzialità di tali ambienti per la comunicazione costituiscono una sfida sia per chi sviluppa software di supporto alle attività di gruppo, sia per gli educatori.  [F1][I1]

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Edurete.org Roberto Trinchero