L'acqua di Sara Daniele (danielesara@hotmail.com), Federica Sammiceli (federica.sammiceli@gmail.com), Nadia Granero (nadia.granero@libero.it), Eleonora Veneri (eleonora@eleonoraveneri.it)

Il ciclo antropico dell’acqua

L’uomo interviene sul ciclo naturale dell’acqua mediante il consumo finalizzato a tre diversi scopi: uso civile, uso agricolo e uso industriale.

Uso civile

L'acqua destinata al consumo umano non deve solo essere disponibile ma deve avere precisi requisiti di qualità: non deve contenere sostanze chimiche dannose, né germi e deve avere caratteristiche organolettiche favorevoli, cioè niente odori e sapori sgradevoli e deve essere perfettamente limpida e fresca[IT1].

È proprio per questo motivo che le zone che alimentano le risorse idriche superficiali o sotterranee e gli acquedotti devono essere protetti da ogni possibile fonte di inquinamento.

L'uso umano delle acque è considerato un uso privilegiato e per questo vengono utilizzate preferibilmente acque di falda che, grazie alla filtrazione che hanno subito scorrendo nel sottosuolo ed essendo soggette ad un rischio inferiore di inquinamento, hanno di solito caratteristiche adatte dal punto di vista qualitativo.

Talvolta, però, vengono utilizzate a scopo potabile [IT1] [IT2] [FR1] [FR2] [EN1][EN2][ES1]le acque superficiali (fiumi o laghi); in questo caso non è detto che le caratteristiche di tali acque siano pienamente soddisfacenti, per cui vengono attivati complessi trattamenti di potabilizzazione (l’acqua viene resa potabile).

Uso agricolo

L'acqua è essenziale praticamente per ogni attività economica, ed in particolare per l'agricoltura [IT1] [EN1] [FR1] [ES1]. L'agricoltura può contare sulle acque di pioggia o del sottosuolo, ma per ottenere una produttività più elevata l'agricoltura moderna deve ricorrere all'irrigazione per periodi più o meno lunghi dell'anno.

Le acque superficiali, raccolte da ruscelli, fiumi, laghi, serbatoi e canali di bonifica, spinte dalla forza di gravità vengono fatte fluire in bacini, condutture e solchi e convogliate al suolo coltivato.

La tendenza allo spreco è però tremenda: è infatti un dato certo che i prelievi sono di molto superiori alle reali necessità dell'agricoltura, poiché vi sono forti sprechi dovuti a sistemi ormai superati, all'insufficiente manutenzione delle reti irrigue ed al basso costo dell'acqua, che non stimola il risparmio.

Uso industriale

I consumi di acqua per uso industriale [IT1] [EN1] [FR1] [ES1] sono molto variabili; nei cicli tecnologici delle industrie l'acqua può servire per molteplici scopi: può finire nel prodotto finale, può essere usata per il raffreddamento delle macchine, può essere utilizzata come veicolo per allontanare le scorie delle lavorazioni.

Il consumo dipende dal tipo di lavorazione, dalla potenza e dal grado di efficienza degli impianti. Anche la qualità dell'acqua richiesta varia a seconda dell'utilizzo e ovviamente varia la qualità dell’acqua che viene restituita all’ambiente….

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