La favola africana di Stefania Adessa

PROGETTI ED ATTIVITÀ DIDATTICHE IN AULA

DESTINATARI: bambini e ragazzi dai 9 agli 11 anni

OBIETTIVI DIDATTICI DELL'UNITÀ:

  • Conoscere le caratteristiche del genere "favola"

  • Identificare le caratteristiche peculiari della favola africana

  • Riconoscere all'interno del testo le parti in cui esso è normalmente suddiviso, i protagonisti della favola e le qualità che incarnano

  • Capire il significato della morale
  • Essere in grado di scrivere una favola sul modello di quelle lette, rispettando le caratteristiche del genere, l'ambientazione, il ruolo dei personaggi
  • Drammatizzazione delle favole
OBIETTIVI EDUCATIVI:
  • Riflettere sul messaggio proposto dalla favola attraverso il confronto con la propria esperienza personale

PROPOSTE DI ATTIVITÀ IN AULA:
  • Introduzione all'argomento attraverso l'analisi delle caratteristiche del genere "favola"

  • Analisi delle caratteristiche specifiche della favola africana
  • Lettura di favole provenienti da vari stati dell'Africa
  • Analisi strutturale dei testi (identificare inizio, sviluppo della storia, conclusione e morale)

  • Identificazione dei personaggi e delle qualità umane che essi personificano

  • Comprensione della morale o del messaggio che l'autore intende trasmettere attraverso la favola, cercare punti di contatto con la propria esperienza personale, riflettere sui valori promossi e sottolineati nel racconto

  • Esercizi di produzione scritta dei testi: ad esempio dare alla favola una conclusione diversa, imbastire un racconto nuovo con gli stessi personaggi.

  • Laboratori di recitazione con rappresentazione di favole, costruzione di maschere e scenografie

VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO
  • Test a domande chiuse ed aperte inerenti alle caratteristiche del genere e tese a verificare la comprensione del testo

  • Produzione scritta e valutazione della correttezza formale, della coerenza e chiarezza del testo, del rispetto delle caratteristiche del genere, del livello di originalità e del grado di comprensione del fine educativo del genere

ALTRE PROPOSTE PER CHI SI OCCUPA DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE

Dal momento che questo percorso didattico è rivolto anche a chi si occupa di educazione interculturale [I] vogliamo segnalare anche alcuni siti di scuole e di associazioni in cui è possibile reperire diversi esempi di favole, fiabe e leggende africane da cui partire per l'analisi dei testi, la discussione e l'attualizzazione delle tematiche emerse. [E] [E1] [S]
Ad esempio vengono proposti laboratori inerenti ai racconti africani con l'obiettivo di far nascere nei bambini l'interesse per la ricchezza e complessità della cultura africana e l'amore per questi racconti che sono presentati in un modo creativo e coinvolgente. L'uso di Internet, infatti, può stimolare i ragazzi ad un approccio più attivo - partecipativo.
Anche se alcune delle attività proposte sono ideate per bambini di età inferiore rispetto a quella da noi presa in considerazione, esse possono essere facilmente adattate alle esigenze di altre fasce di età. [E]
Numerosi sono anche i suggerimenti per attività didattiche quali creazione di maschere, giochi finalizzati alla conoscenza della fauna africana, disegni, canzoni, lettura e drammatizzazione di favole africane, suggerimenti per realizzare una festa "africana" con cibi tipici di alcuni stati di questo continente. [E]

In alcuni casi, poi, è possibile chiedere la consulenza di associazioni che operano nella scuola e che realizzano laboratori inerenti alla cultura africana, attraverso la drammatizzazione di racconti, creazione di libri con storie reinventate dai ragazzi sul modello di quelle sentite raccontare, costruzione di strumenti musicali che appartengono al folklore africano. [I1] [I2] [I3]

Alcuni istituti hanno avviato gemellaggi con scuole di diversi stati africani ed hanno realizzato alcuni progetti tra i quali ad esempio si prevede che venga elaborata una favola il cui testo è iniziato dalla classe africana e terminato dagli alunni dell'altra scuola coinvolta. [I]

LABORATORIO "LA FAVOLA RACCONTA" E "MASCHERE E SCENOGRAFIE DA FAVOLA"

Quella presentata qui di seguito è un'esperienza didattica attuata presso una scuola media statale italiana nel corso dell'anno scolastico 2005/2006, nell'ambito delle ore di laboratorio/attività opzionali a classi aperte e delle ore di compresenza Lettere/Francese del II Quadrimestre.

OBIETTIVI:

  • Portare i ragazzi alla conoscenza ed alla valorizzazione di culture diverse dalla propria

  • Stimolare la creatività, la manualità, le capacità recitative, il senso del ritmo, la coordinazione

FASCE D'ETÀ: dagli 11 ai 13 anni

TEMPI DI ATTUAZIONE: 16 lezioni di 2 ore a settimana

MATERIALI:
Carta da giornale
Colla Vinavil
Cementite
Pennelli
Colori acrilici
Perline di legno, conchiglie, semi di vari colori
Carta da pacco e canneto per le scenografie

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ.

Il laboratorio si articolava in due momenti:

1) una prima fase prevedeva la lettura di alcune fiabe, favole e leggende africane con approfondimenti inerenti al mondo dei cantastorie in Africa, alle modalità della narrazione ed agli scopi della tradizione orale nell'educazione dei giovani. Si è poi trattato di identificare le caratteristiche delle favole africane (protagonisti, valori proposti...).
Questa prima parte si è svolta parallelamente durante le ore di laboratorio a classi aperte e in aula con la classe prima nel corso della compresenza Lettere-Francese, in occasione di un approfondimento sulla favola presso varie culture.
Durante l'attività in classe, alla lettura è poi seguito un laboratorio di scrittura in cui si è chiesto agli alunni di scrivere a propria volta delle favole o delle fiabe sul modello di quelle lette, rispettando le caratteristiche del genere (in particolare i protagonisti animali e le qualità umane da essi rappresentate ed i valori che ricorrevano in questi racconti, come la valorizzazione dell'astuzia a scapito della forza fisica, il valore dell'ospitalità e della generosità nei confronti del più debole..)

2) Nella seconda fase, durante le ore delle attività opzionali a classi aperte, invece, agli alunni è stato chiesto di scegliere una favola od una leggenda tra quelle lette allo scopo di preparare una drammatizzazione.
Dopo una breve introduzione a quelli che sono gli usi e le funzioni della maschere presso le società africane ed identificati i personaggi della leggenda scelta, si è passati alla realizzazione delle maschere che avrebbero rappresentato questi personaggi o che sarebbero risultate più espressive per la coreografia che doveva accompagnare la danza finale.

Fasi di realizzazione delle maschere e delle scenografie:

1) Per l'ideazione delle maschere ci si è ispirati ad alcuni originali provenienti da vari Stati dell'Africa e di cui sono state scaricate immagini da Internet.

2) Le maschere sono state modellate utilizzando semplici strisce di carta da giornale larghe all'incirca sei centimetri, immerse in una miscela di colla vinilica e acqua ed utilizzando come supporti alcune tegole di terracotta, oppure, per i personaggi del Sole e della Luna, dei vassoi circolari di plastica.

3) Si è lasciato asciugare le maschere per circa una settimana, dopodiché si è stesa una mano di cementite in modo da uniformare la superficie.

4) Per la decorazione si è fatto uso di colori acrilici, spray dorati ed argentati, conchiglie, perline di legno ed elementi di metallo.

5) Le scenografie sono state realizzate ricorrendo ad un canneto (ossia ad un fondale fatto di sottili canne), ad immagini dipinte su carta da pacchi.
Le maschere sono servite anche come coreografia per la breve danza che ha chiuso la recita.


TESTO DELLA RECITA

Narratore:
Nel nostro laboratorio ci siamo dedicati alla cultura africana. Perciò abbiamo letto alcune favole, fiabe e leggende africane che ancora oggi vengono raccontate dai contastorie nei villaggi, di solito di notte, intorno al fuoco.
Inoltre abbiamo creato delle maschere, prendendo come modello alcuni originali provenienti da vari Stati dell'Africa.
Quella che verrà brevemente presentata ora è una leggenda che vuole spiegare per quale motivo il Sole e la Luna si alternino nel cielo.

Si apre il sipario ed entrano il Sole e la Luna. (musica in sottofondo)

NARRATORE:
Nei tempi più lontani, il Sole e la Luna vivevano insieme in pace, riscaldando ed illuminando la Terra.
Un giorno, però, scoppiò tra loro una lite furibonda per il predominio del cielo.
Il Sole si vantava di essere la creatura più importante:

SOLE :
"Io sono sicuramente indispensabile per il mondo. Aiuto gli uomini nel lavoro dei campi, faccio maturare i frutti, asciugo l'erba, riscaldo uomini ed animali. Se tardo a mostrarmi, tutti si lamentano, gli insetti e gli animali sono inquieti e sulla terra regna la desolazione. Tu, invece, Luna, a che cosa servi? La tua luce è troppo debole e molti non capiscono quale sia lo scopo della tua esistenza!"

LUNA:
"Anch'io ho la mia luce e illumino la Terra senza bruciarla come fai tu!

SOLE:
"Taci, taci! Che luce è mai la tua? Se mancasse, la vita continuerebbe senza problemi. Finiamo la discussione e dimostriamo la nostra forza: se risulterai vincitrice ti cederò il mio posto".

Cominciano ad entrare uomo, leone ed antilope.

NARRATORE:
Il Sole raddoppiò la luce ed il calore, provocando ovunque arsura e sete per uomini ed animali. La luce della Luna apparve ancora più pallida.

Comincia ad entrare la nuvola

NARRATORE:
Poi una nube gigantesca, spessa e nera, coprì la terra portando pioggia per alcuni giorni. La Luna tentò inutilmente di mandare un po' della sua luce agli uomini per recare loro aiuto e conforto, ma la nube glielo impediva.
Finalmente, quando si dissolse, (la nube se ne va) il Sole tornò a splendere e venne accolto con grida di gioia..
Umiliata dalla sconfitta, la Luna si rifugiò all'altra estremità del cielo.
Il Dio dell'Universo volle consolarla e le affidò allora il compito di rischiarare la terra durante la notte.
Da quel giorno in cielo si ristabilì la pace.
Ognuno dei due astri si muove lontano dall'altro con una funzione diversa ed egualmente importante per gli abitanti della terra.

Entrano le altre maschere e creano un cerchio. Breve danza accompagnata da un pezzo musicale molto ritmato di un autore africano.



BIBLIOGRAFIA

Ballarin Lino, Favole dall'Africa, Emi, Bologna, 1987
Lugarini Chiara, C'era una volta in Angola, Edizioni Dell'Arco, Bologna, 2005
Mandela Nelson, Le mie fiabe africane, Donzelli Editore, Roma, 2004
Radin Paul, Fiabe africane, Einaudi, Torino, 1994

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