Le strategie didattiche di Davide Antonetti

La ricerca azione

Anche se nella sperimentazione sul campo il ricercatore entra attivamente nella realtà indagata allo scopo di introdurre lo stimolo sperimentale e di studiarne gli effetti,egli rimane sempre in una posizione esterna,distaccata dalla realtà sotto esame. Nella RICERCA AZIONE [I1] [F1],il ricercatore è invece inserito in un contesto di rapporti sociali,politici,economici,quindi anche quando pensa di essere distaccato dalla realtà che studia,è comunque parte di un sistema che condiziona la scelta dei temi su cui opera la sua attività.La RA si differenzia dalla ricerca operativa [I1] e da quella partecipante [I1].Il termine RA indica una delle forme più avanzate di ricerca partecipante.Le istanze di base della RA sono:A)Lo scopo principale della ricerca è produrre conoscenza contestualizzata volta a migliorare una determinata pratica educativa.L'azione è la materia prima della ricerca,l'obiettivo è trasformare la realtà; B)Il problema di ricerca sorge e viene definito all'interno di una comunità educativa,e la ricerca viene condotta da tutti i membri della comunità tramite una continua negoziazione; C)La ricerca deve mirare all'acquisizione di consapevolezza da parte degli operatori,consapevoli a loro volta delle risorse a loro disposizione,sviluppando capacità di analisi delle situazioni operative concrete.Capacità legate a due fattori,la competenza metodologica degli operatori e la consapevolezza,da parte degli operatori stessi,dei propri meccanismi emotivi e relazionali; D)Il ricercatore assume nuovi ruoli,e può essere un semplice consulente oppure un operatore esterno.In tutte queste forme,il rapporto si configura come uno scambio; E)Gli attori della ricerca devono rendersi disponibili ad un impegno esistenziale; F)Il problema di ricerca,gli obiettivi e le metodologie utilizzate devono essere soggette a una continua ridefinizione,sulla base della negoziazione tra i partecipanti della ricerca.Tale ridefinizione è utile per cogliere la realtà sotto esame; G)La ricerca deve puntare a vedere la realtà dalpunto di vista dei soggetti deboli o emarginati,quindi quelli meno rappresentati; H)La scientificità della ricerca deve risiedere nell'autenticità dei risultati prodotti,data dal coinvolgimento dell'intera comunità educativa. La RA utilizza i metodi e le tecniche tipiche della ricerca standard,della ricercainterpretativa e di quella per esperimento,finalizzandoli alla soluzione di problemi concreti in un contesto situato,per far sì che gli operatori conducano la ricercacon gli strumenti maggiormente adeguati. E'un modello teorico ed empirico di investigazione in campo scolastico. Il peculiare apporto della RA [I1] [E1]al discorso pedagogico, è stato quello di fornire sia una teoria che un metodo per lo studio del cambiamento in eventi naturali anziché in laboratorio. Come teoria della conoscenza educativa, la RA si avvicina alla emergente tradizione dell’epistemologia interpretativa [I1] centrata sull’attività di costruzione dei significati e sull’accordo circa le definizioni della situazione. Lo studioso Gordon Bell [E1] [E2] tte distintivi pedagogici della RA. Il primo ci dice che nella RA esiste una strettissima connessione tra oggetto di ricerca e problemi sociali.La produzione delle conoscenze non viene mai separata dal momento dell’azione, e anzi dovrebbe essere risolta nei fatti. Il secondo ci dice che la RA considera sempre i risultati della ricerca come né oggettivi né definitivi, in quanto riflettono un processo e non un prodotto. Nel terzo, la RA coinvolge esistenzialmente il ricercatore al punto che sono soggetto di analisi gli stessi vissuti del gruppo di ricerca. Nel quarto, gli oggetti di indagine della RA subiscono un cambiamento/emancipazione:la RA produce una maturazione qualitativa degli attori della ricerca. Nel quinto, le procedure metodologiche della RA non sono determinate a priori, perché sono congruenti alla natura dell’oggetto di indagine.Nel sesto,il ricercatore non può sottrarsi alle multiple relazioni (sociali, affettive, esistenziali) che si ramificano tra lui stesso e ciò che studia. Nel settimo e ultimo, la RA attua per principio la valutazione formativa [I1] [I2]in itinere,con lo scopo di non valicare verità, ma di ampliare le possibilità di sviluppo di un determinato oggetto di indagine. Questi i canoni, questo il modello ortodosso della RA come ricerca, teorica e applicata, di natura interpretativa.Quindi tattiche, strategie, pratiche sono da selezionare in rapporto alla tipologia. Un concetto correlato alla RA [I1] [I2], è senza dubbio quello della VALUTAZIONE FORMATIVA [I1] [E1] [F1]: la premessa storica è che negli anni Sessanta si è avuta in tutto il mondo una diffusione della pedagogia per obiettivi [I1] [I2]e di conseguenza del modello tyleriano o di valutazione rispetto agli obiettivi. Il quadro di riferimento proposto da Tyler [E1] [E2]ha fornito anche la base per la distinzione tra valutazione formativa e sommativa [I1], distinzione che ha permesso un avvicinamento tra l’azione didattica progettata e l’azione didattica effettivamente attuata, in quanto la valutazione [I1] [I2] [I3] tende ad assumere un ruolo di regolazione del processo didattico. La valutazione formativa, infatti, ha caratteri di continuità; essa mira a controllare la qualità del processo didattico rilevando sistematicamente i suoi effetti; utilizzando il concetto di sistema a retroazione, suggerisce l’utilizzo delle informazioni raccolte con continuità e sistematicità al fine di adattare sempre meglio il progetto operativo del docente alla situazione quale viene via via evolvendo. Esempio pratico di RA:[I1]

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Edurete.org Roberto Trinchero