Riforma e Controriforma di Dario Mastellari (dario_mastellari@email.com), Elisa Molina (elisamolina@alice.it), Agata Carollo (agata.carollo@gmail.com)

L'intolleranza religiosa e la caccia alle streghe

In un clima di forte intolleranza religiosa, contraddittoriamente a cavallo tra il Rinascimento e la fase iniziale della rivoluzione scientifica, dilago' un fenomeno che divenne quasi simbolo di quest'epoca: la caccia alle streghe [I1] [I2] [I3] [E1] [S1] [F1]. Data fondamentale per comprendere la portata di tale fenomeno e' il 1485, anno in cui venne pubblicato in Germania il Malleus Maleficarum [I1] [E1] [S1] [F1] (noto anche come il "Martello delle Streghe"), e da cui ebbe inizio un massacro sistematico contro la stregoneria, considerata sia un'eresia che un crimine civile.

Il Malleus Maleficarum fu scritto dai due teologi inquisitori Heinrich Krmer e Jakob Sprenger che, forti di una bolla papale che che deplorava la diffusione della stregoneria in Germania (la bolla Summis desiderantes affectibus), codificarono un vero e proprio manuale per cacciatori di streghe. Questo ebbe larghissima fortuna, tanto che conobbe ben trentaquattro ristampe fino al 1699, e resto' per oltre tre secoli il punto di riferimento per la conoscenza della stregoneria e per le pratiche inquisitorie messe in atto sia dai giudici cattolici che protestanti.

Prima di questa vera e propria esplosione del fenomeno, si era gia' parlato di streghe e pratiche magiche fin dall'Alto Medioevo. Ma la stregoneria, fino agli inizi del XIV secolo, in particolare sotto il pontificato di Giovanni XXII che esorto' gli inquisitori a perseguitare stregoni e maghi come eretici, era sempre riuscita a sfuggire ad una classificazione precisa. Essa era stata piuttosto considerata come una forma di paganesimo e di animismo rurale pseudocristiani, sopravvissuta alla conversione cristiania della civilta' contadina in Occidente. Fu solo dalla seconda meta' del XV secolo che i processi per stregoneria si moltiplicarono e con loro anche i testi che trattavano delle pratiche magiche. A partire da tale periodo risultava ormai assodato che le streghe esistessero ed erano gia' stati redatti dei veri e propri identikit con cui riconoscere chi obbediva al diavolo e adoperava le arti magiche per dominare il mondo naturale (le sue forze, i cicli stagionali, la flora e la fauna) e influenzare la stessa vita umana (malattie, pestilenze, morti, con sortilegi di vario tipo).

La stregoneria perse lentamente i suoi connotati originali, quelli di una somma di credenze popolari, per trasformarsi sia in una colpa contro la fede, ovvero una forma di eresia, sia in un delitto contro le cose o le persone. Per questo motivo i procedimenti giudiziari contro le streghe furono sia di tipo civile che religioso. Fu possibile riunire in unico contesto accusatorio sia i crimini contro la fede, cioe' le eresie, e quelli contro la societa' civile, ovvero la magia e la superstizione, coinvolgendo sempre piu' il potere politico nella stessa missione di quella dell'Inquisizione, dato che eretico e strega erano divenuti lo stesso nemico comune. In questo modo la Chiesa otteneva un appoggio quasi incondizionato non solo dal potere civile e secolare (cosa gia' avviata durante i primi decenni del XIII secolo, quando era riuscita a far riconoscere gli eretici come autori di un delitto di lesa maesta'), ma anche dalla stessa popolazione rurale che, legata ai cicli naturali e alle superstizioni, vedevano gli eretici come un pericolo per l aloro stessa sopravvivenza. L'accusa di stregoneria riguardo' soprattutto le donne, le quali - a partire da una pressante misoginia presente in seno alla Chiesa sin dai primi secoli cristiani - erano considerate creature deboli, facilmente ingannabili e preda, per definizione, del diavolo.

Nei processi e nei manuali inquisitoriali, come il Malleus, l'azione processuale contro il crimine della stregoneria poteva aver luogo secondo tre modalita' con la denuncia da parte di un accusatore che si era impegnato a fornire le prove; con la denuncia non manifesta, ossia l'accusatore non era obbligato a dare le prove e non si impegnava a intervenire nel dibattimento, agendo solo - per zelo della fede o per timore di scomunica - con la delazione occulta, ovvero l'azione d'ufficio del tribunale e' causa della diceria, in questo caso, il giudice vuole procedere d'ufficio contro costei senza la citazione generale... ma solamente perche' tali voci sono giunte frequentemente alle sue orecchie.

Inizio' una vera e propria caccia alle streghe, con conseguenze tragiche e inimmaginabili che, tra la fine del Trecento e la fine del Seicento, porto' alla morte di decine di migliaia di donne, con stime che vanno da 70.000 a 300.000 roghi.

La caccia alle streghe, simbolo di questa epoca, e' strettamente connessa alla forte crisi religiosa che si verifico' in seno al Cristianesimo. Ogni forma di resistenza e di diversita' rispetto alla confessione predominante scateno' fobie e accuse di stregoneria. Soltanto quando, a partire dalla fine del XVII secolo, si ebbe un consolidamento dello status quo dei due fronti, cattolico e protestante, e una fase di relativa pace inizieranno a venir meno i massacri sistematici verso la stregoneria. Il tema della stregoneria, trattato frequentemente dagli artisti tra il XVI e il XVIII secolo, riscosse notevole fortuna iconografica. La strega fu rappresentata sia giovane e bella, talvolta nuda (si pensi al dipinto di Hans Baldung Grieg, Le streghe meteoriche, del 1523, che ritrae due streghe dai corpi nudi e attraenti, simbolo del potere seducente del male), sia vecchia, arcigna e trasandata (come nel quadro del 1635 di Frans Hals, Malle Babbe, la strega di Haarlem, in cui la strega e' una vecchia priva di bellezza, con un largo sorriso, un ghigno che le scintilla sul volto, con una civetta, animale notturno simbolo di saggezza, ma, nelle credenze popolari, anche di cattivo presagio, appollaiata sulla spalla; o come in quello di Salvator Rosa, La strega, del 1646, che offre l'immagine di una donna anziana, dai lunghi capelli bianchi, sul capo un serto di pampini a significare il legame fra la stregoneria medievale e moderna e gli antichi riti pagani e dionisiaci dell'antichita', con i piedi nudi posti su un foglio, circondato da candele, su cui e' tracciato un magico cerchio).

  1. Cosa era presente nel Malleus Maleficarum? In che senso esso divenne lo strumento principale degli inquisitori protestanti e cattolici?
  2. In che modo cambio' a partire dal XV secolo l'idea della stregoneria?
  3. In che senso e a partire da quando la stregoneria divenne insieme eresia e reato civile? Quali conseguenze ebbe questa nuova visione?
  4. Con quante e quali modalita' poteva avere aver luogo un'azione processuale contro il crimine della stregoneria?
  5. Quale legame e' possibile rintracciare tra la caccia alle streghe e la rottura dell'unita' cristiana in Europa?

   15/16   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero