La trasposizione del movimento in un sistema di scrittura [F1] è di fondamentale importanza per la trasmissione delle coreografie durante la danza, prima dell’avvento dei video (accessibile a tutti) e ancora oggi in quelle aree del mondo in cui non si dispone di quella tecnologia capace di riprodurre o tramandare quel tipo di coreografia, di danza o semplicemente di movimento. Infine, come i più accorti hanno già intuito, è fondamentale rendersi conto che “vedere un movimento non vuol dire saperlo riprodurre fedelmente” ecco perché nonostante l’avvento del video, i paesi sviluppati utilizzano ampiamente la Laban Notation, unico modo per descrivere e trasporre ogni singolo movimento di ogni singola parte del corpo.

Dalla sua nascita a oggi la Laban Notation è utilizzata per diversi scopi:

1. La conservazione delle danze sceniche: partiture di balletti [I1]
2. La trascrizione di messe in scena teatrali
3. Lo studio di danze etniche e folkloristiche [Es1] [Es2] [I1]
4. L’analisi kinesiterapeutica [Es1] [I1] [Es1] [Es2]

L’importanza e l’utilità del sistema di trascrizione è evidenziato dalle numerose proposte di stage, corsi universitari e congressi sull’argomento [F1] [E1] [E2] [E3] [Es1] [Es2] .

Numerose son le iniziative artistiche che partendo dalle geometrie concepite da Laban, prendono vita nelle diverse forme d’espressione come la rappresentazione vivente dell’icosaedro[E1] al Burningman Festival [E1] .

The Place, London Contemporary Dance School