L'intolleranza razziale antiebraica di Giovanni Lauretta (giovanni.lauretta@fastwebnet.it), Fulvia Dellavalle (fulvia_dellavalle@yahoo.it), Daniela De Luca (dana.dl@libero.it), Maria De Luca (deindeit@yahoo.it)

Specie.

Sempre il De Mauro, alla voce specie ci suggerisce: “insieme di cose o persone con caratteristiche simili che le distinguono da altre dello stesso genere; tipo, qualità, sorta”. “bot., zool., biol., categoria sistematica di base composta da individui i cui accoppiamenti danno luogo a una prole fertile”. Lo Zingarelli 2007 gli fa eco con: “Complesso di individui che hanno gli stessi caratteri biologici e morfologici e che, riproducendosi, danno una discendenza feconda”. In biologia la specie è il nome collettivo con cui si indica un insieme omogeneo di organismi animali, vegetali o batteri. Essa si è formata attraverso una serie di processi evolutivi, per tappe successive. Tra le capacità di una specie rientra ed è di somma importanza quella di saper riprodurre prole fertile. Somiglianze e differenze sono definite in base al DNA e alla morfologia. La capacità di adattarsi a certi ambienti può modificare una determinata specie e generare delle sottospecie. Linneo per primo tentò di definire la specie per classificare il mondo vegetale, seguendo una concezione creazionistica: le varie specie erano state create da Dio così come si presentavano, ed erano quindi statiche. Nella classificazione scientifica ogni specie vivente è contraddistinta da una nomenclatura binomia, ossia da due nomi latini: il primo indica il genere al quale l’animale appartiene, il secondo è un epiteto che distingue quella specie dalle altre appartenenti al quel genere. La scienza che si occupa dello studio della classificazione dei viventi prende il nome di “sistematica”, dal titolo dell’opera del naturalista svedese Carl von Linné (1707-1778) “Systema naturae”.

Specie [I1] [EN2] [EN3] [EN4] [EN5]

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