Psicologia dello sviluppo di Roberta Solimeo

2.a.ii. Erik Erikson

La teoria di Erikson [E] [ES] [F]




Erik Erikson (1902-1994) ritenne le fasi dello sviluppo secondo Freud (incontrato nella giovinezza a Vienna, prima di trasferirsi negli USA) troppo poche e limitate, proponendone otto che abbracciano tutta l'esistenza, ognuna delle quali è caratterizzata dall'emergere di un conflitto, o crisi, che va risolto.

Queste fasi sono:

1. della fiducia o sfiducia di base (1 anno)

2. dell'autonomia o vergogna e dubbio (2-3 anni)

3. dell'iniziativa o sensi di colpa (3-6 anni)

4. dell'operosità o senso di inferiorità (6-7/10-11)

5. dell'identità o confusione di ruoli (adolescenza)

6. dell'intimità o isolamento (età adulta)

7. della generatività o stagnazione (età adulta)

8. dell'integrità dell'io o disperazione (età adulta)







Osservando ciò si nota che le prime 5 fasi di Erikson sono allineate con le fasi di Freud. Quest'ultimo riteneva che nell'adolescenza si manifestasse l'ultima fase dello sviluppo (che proseguiva per tutta l'età adulta). Erikson, invece, ha sostenuto che anche l'età adulta si articola in fasi, precisamente tre. A differenza di quella di Freud, inoltre, la teoria di Erikson si differenzia nei seguenti punti:

- le fasi si imperniano non su una parte del corpo ma sul rapporto di ogni persona con l'ambiente sociale;

- la risoluzione di ciascun conflitto evolutivo dipende dall'interazione tra le caratteristiche dell'individuo e il supporto dato dall'ambiente sociale;

- ogni cultura affronta particolari conflitti psicosociali e promuove, quindi, particolari percorsi di sviluppo.

   5/27   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero