L'autismo di Lucia Guglielmetti

Terapie psicomotorie

Nel trattamento dei bambini autistici, la [terapia psicomotoria] tende ad aprire alla comunicazione attraverso la relazione col terapeuta: questo permette al bambino di vincere la propria incapacità di esprimersi. Partendo dalle competenze e modalità di ognuno, il terapeuta guida il bambino ad accedere a nuove modalità di azione e di relazione. Lo strumento caratteristico che specifica la terapia psicomotoria è il corpo nelle sue dimensioni toniche ed emotive e nei suoi gesti. Il terapeuta utilizza il tono muscolare come sensore delle proprie emozioni e, in base alle variazioni emotive che il paziente autistico gli trasmette, riesce a comunicare con lui anche senza parole. Gli strumenti operativi della terapia psicomotoria sono: la strutturazione di un accogliente spazio-temporale, la stimolazione tonica sensoriale ed emotiva, l’opportunità della condivisione del vissuto del piacere senso-motorio, la proposta di oggetti conosciuti, l'uso della voce e la collocazione di semplici parole sul vissuto emotivo del bambino. È fondamentale, in questo approccio, una specifica preparazione personale del terapeuta affinché sia in grado di decodificare i messaggi non verbali. La formazione è completata dalla conoscenza della patologia del bambino e deve avvalersi di supervisione.  La conduzione di una terapia psicomotoria deve essere inserita in una operatività di intervento terapeutica multidisciplinare e richiede di essere inquadrata in un’organizzazione in rete delle risorse territoriali in collaborazione con la famiglia, la scuola e i  medici.

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Edurete.org Roberto Trinchero