L'autismo di Lucia Guglielmetti

Il Training Auditivo

| Il training di integrazione auditiva di [Guy Bérard]  è stata sviluppata da in Francia, per aiutare le persone con problemi di elaborazione degli stimoli uditivi. Secondo Bérard, ci possono essere dei problemi di elaborazione se un paziente sente certe frequenze di suoni in modo migliore rispetto ad altri, e se è ipersensibile a certe frequenze. Le frequenze su cui una persona è ipersensibile vengono chiamate "picchi auditivi", visibili nettamente nell’audiogramma. Prima della seduta iniziale viene fatto un test auditivo per determinare se la persona ha dei picchi auditivi. Poi, dopo cinque ore di trattamento, viene fatto un secondo test, per vedere se ci sono ancora i picchi auditivi e se ce ne sono di nuovi.  Alla fine del training tutte le frequenze dovrebbero essere percepite allo stesso modo, e la persona non dovrebbe più avere dei picchi nell'udito. L'AIT viene fatta da un apparecchio che seleziona in modo casuale frequenze alte e basse da un brano musicale, e le trasmette in cuffia alla persona. Se la persona ha particolari picchi auditivi, come evidenziato dall'audiogramma, queste frequenze vengono filtrate dal brano in modo completo (vengono rimosse) o parziale (vengono leggermente modificate). Il programma prevede due sedute di AIT al giorno di trenta minuti, per dieci giorni consecutivi. Durante le prime cinque ore di AIT, il livello del suono è uguale per entrambe le orecchie. Per le persone che hanno problemi di linguaggio, dopo cinque ore di training il livello del suono all'orecchio sinistro viene ridotto. Poiché l'orecchio destro è collegato più direttamente con l'emisfero sinistro che con quello destro, e poiché l'emisfero sinistro è responsabile per l'elaborazione del linguaggio, Bérard ritiene che un livello di suono più alto all'orecchio destro possa stimolare maggiormente l'emisfero sinistro. In alcuni individui sono stati osservati problemi di comportamento imprevisti durante i dieci giorni del training, come agitazione, iperattività, e cambiamenti rapidi d'umore. Anche se la causa di questi comportamenti non è certa, ovvero, non si sa se siano direttamente causati dall'AIT, oppure da variazioni della dieta e del livello di attività durante il training (si è notato che spesso ai bambini vengono offerti molti dolci e merendine durante il training perché stiano bravi), Bérard ed i suoi collaboratori sottolineano l'importanza di offrire una consulenza ai genitori sia prima che dopo il trattamento, in modo da prepararli ed informarli di tali possibili cambiamenti. Ad esempio, un possibile cambiamento è un un possibile cambiamento è un aumento della capacità d'attenzione. Se un bambino ha brevi tempi d'attenzione, potrebbe essere abbastanza semplice distrarlo da un gioco o un'attività. Ma se la capacità d'attenzione aumenta, il bambino potrebbe diventare più testardo è più difficile da distrarre perché la sua attenzione è migliorata. Altri cambiamenti potrebbero essere un aumento nella sfera affettiva (come rabbia, piangere, reazioni ad altre persone che piangono), indipendenza (lasciare un posto senza permesso), e maturazione sociale (un aumento nell'interazione). Recentemente, è stato sottolineato che il training uditivo può ridurre, anche se non in modo significativo, i problemi sensoriali connessiall'autismo. Al momento, non si sa esattamente come l'AIT possa influenzare il comportamento di una persona con autismo. Una spiegazione possibile è che effettivamente l'AIT condizioni la persona a spostare l'attenzione più facilmente. I bambini autistici hanno difficoltà a spostare l'attenzione da uno stimolo all'altro. Poiché vengono trasmessi casualmente stimoli alti e bassi, l'AIT potrebbe insegnare a una persona a spostare rapidamente e con meno fatica l'attenzione; come risultato, la persona potrebbe imparare a prestare più attenzione e capire meglio le contingenze correlate a suoni e movimenti (come ad esempio i gesti). Un'altra possibile spiegazione si riferisce al fatto che spesso gli autistici non sembrano sapersi "sintonizzare" con gli altri nell'ambiente. Quando vengono inviati suoni alti e bassi a caso, la persona non può anticipare i suoni, e quindi non può stare fuori dalla sintonia. Come risultato, si vede che alla persona viene insegnato a "sintonizzarsi" con gli altri. Infine, è possibile che una persona inizi a percepire i suoni in maniera migliore, soprattutto il linguaggio; come risultato, potrebbe migliorare la sua capacità di mettere in relazione un suono con un comportamento, un oggetto, un'azione o un avvenimento.

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Edurete.org Roberto Trinchero