Nascita e sviluppo del concetto di competenza nella normativa italiana

Il concetto di didattica per competenze inizia ad affermarsi intorno alla metà degli anni ’90.

L’idea di competenza deriva dall’ambito lavorativo, dove indica “il patrimonio complessivo di risorse di un individuo nel momento in cui affronta una prestazione lavorativa o il suo percorso professionale”.

È intorno al 2000 che inizia la discussione in Italia su cosa si debba intendere per competenza in un ambito formativo.

Si può osservare come l’affermazione dell’opzione per competenza all’interno dei documenti di legge, indichi la consapevolezza della necessità di uscire definitivamente dalla rigida logica di programmi costituiti sostanzialmente da elenchi di contenuti; in modo da individuare programmi formativi che lascino alle scuole maggiori libertà nelle scelte di contenuti e attività, per costruire percorsi che rispondano ai bisogni formativi degli studenti e promuovano le risorse personali di ciascuno.

I passaggi fondamentali nello sviluppo del concetto di competenza nella normativa italiana dagli anni ’90 ad oggi sono i seguenti:

  • Il costrutto della competenza costituisce un’integrazione tra i sistemi d’istruzione e formazione nella prospettiva del mercato del lavoro nazionale e internazionale. Riceve esplicito riferimento: nei Patti per lo sviluppo e l’occupazione del ’96 e del ’98 e nei provvedimenti quali la Legge 196/1997.

  • Nella Legge 425/1997 sul nuovo esame di stato si stabilisce che: “il rilascio delle certificazione di promozione, idoneità e superamento dell’esame di Stato sono disciplinati in armonia con le nuove disposizioni al fine di dare trasparenza alle competenze, conoscenze e capacità acquisite, secondo il piano di studi seguito, tenendo conto delle esigenze di circolazione dei titoli di studio nell’ambito dell’UE.”

  • Il riferimento alla competenza come traguardo formativo certificato è ripreso nella Legge 9/1999 riguardante l’obbligo scolastico (sua successiva regolamentazione D.M. 8 marzo 1999, n.275).

  • Tramite il D.M. 8 marzo 1999, n.275 sulla regolamentazione dell’autonomia scolastica, si è realizzato tecnicamente il passaggio da un sistema formale di centralismo burocratico ad un sistema basato sul principio di sussidiarietà, avente come obiettivo finale il superamento del modello verticistico dell’organizzazione dei curricoli scolastici.

    In questo documento il costrutto di competenza viene riconosciuto come traguardo formativo fondamentale della scuola, insieme alla certificazione dell’acquisizione di conoscenze e capacità sviluppate.

    L’art.3 di questo decreto fa riferimento ad una novità molto importante: il Piano dell’Offerta Formativa (POF), predisposto e adottato da ogni istituzione.

    Questo Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale ed organizzativa di ogni singola scuola ed esplicita la progettazione curricolare, extra curricolare, educativa ed organizzativa.

  • Dalla Legge delega n.53 approvata nel marzo del 2003 (riforma dei cicli) derivano importanti implicazioni a livello normativo riguardanti: la formazione degli insegnanti; la valutazione del sistema educativo e l’Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI); il riordino dei cicli con riferimento al Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni), le competenze desunte dai PECUP vengono classificate secondo il paradigma utilizzato nei corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) in competenze di base, competenze trasversali e competenze tecnico professionali; il diritto e dovere di istruzione e formazione; Alternanza scuola – lavoro.

  • Nel C.M. n. 84/2005 sono previste le Linee guida per la definizione e l’impiego del Portfolio per la certificazione delle competenze nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo dell’istruzione. I livelli di certificazione previsti sono: elementare, maturo, esperto.

  • Il Decreto Ministeriale n. 139 del 22 agosto 2007 ridefinisce l’obbligo scolastico e si colloca nella cornice europea delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, indicate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006.

    Le misure di accompagnamento per le istituzioni scolastiche saranno messe a regime nel quadro attuativo dei nuovi ordinamenti del primo e secondo ciclo di istruzione e formazione a partire dall’a. s. 2009/2010.

    Di una forte centralità attribuita alle competenze, prima che alle discipline tradizionalmente intese, risentono anche le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo e della scuola dell’infanzia. Tale documento infatti indica un insieme di obiettivi differenziati collegati a ciascun ambito disciplinare ed introduce la definizione innovativa di traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.

  • Il Miur elabora i Regolamenti per il secondo ciclo degli studi con la legge n. 133 del 6 agosto 2008. Tali regolamenti confermano il recepimento del modello EQF secondo le linee guida per l’innalzamento dell’obbligo d’istruzione.

  • Nel Decreto Ministeriale n. 9 del 27 gennaio 2010 sono state diramate: le Indicazioni per la certificazione delle competenze e il Modello di certificazione delle competenze acquisite nell'assolvimento dell'obbligo.

  • Recentemente sono stati approvati i Nuovi regolamenti per il secondo ciclo per i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali, con le relative Linee guida che assumono a riferimento l’approccio alle competenze e i relativi dispositivi valutativi.

12/26
Edurete.org Roberto Trinchero