L'apprendimento

Per quanto riguarda l'apprendimento, le insegnanti devono puntare a evidenziare ai loro studenti determinati aspetti rilevanti nelle attività proposte:

  • Mostrare l’utilità delle acquisizioni pregresse.

    L’allievo deve poter sperimentare l’utilità di quanto ha appreso.

  • Mettere in evidenza gli scarti tra teoria e pratica.

    Occorre far sperimentare la necessità di adattare certe regole per poterle applicare, di articolarle con le altre. Occorre far notare la differenza tra le situazioni fittizie, affrontate in teoria, e l’esperienza, che spesso presenta variabili più complesse.

  • Mettere in evidenza gli apporti delle differenti discipline nella soluzione di problemi complessi.

    È utile espicitare come alla base di una certa competenza vi siano apporti diversi, acquisiti in diversi ambiti conoscitivi, che nell’esperienza diretta devono essere sintetizzati. L’ideale sarebbe costruire situazioni-problema che prevedano il contributo di discipline diverse.

    In questo caso, inserendo appositi moduli di integrazione, comuni a più insegnamenti, possono essere previste situazioni finalizzate alla costruzione di competenze complesse (può trattarsi, ad esempio, dell’organizzazione di un evento o della realizzazione di un particolare prodotto a fine anno).

  • Mettere in evidenza quanto ancora gli allievi devono apprendere.

    In un approccio didattico per competenze, possono anche essere proposte attività che, per essere affrontate, richiedono acquisizioni di cui l’allievo non dispone ancora, ma che può riconoscere come utili, a patto che sia possibile scomporre il compito dato, risolvendolo parzialmente o con aiuto.

  • Far percepire gli obiettivi da raggiungere.

    L’attività deve seguire un filo conduttore, deve perseguire un obiettivo finale che l’allievo deve conoscere e comprendere, in modo che esso possa costituire un costante riferimento nello svolgimento del lavoro.

  • Esplicitare il senso dell’attività.

    L’attività non deve essere solo conosciuta e compresa nei suoi obiettivi da parte degli allievi, ma assumere significato per loro, ovvero deve essere chiaro il perché di una certa attività.

  • Stimolare processi di valutazione preliminare del compito.

    Si tratta di mettere l’allievo in condizione di affrontare un problema dapprima con un approccio globale, stimolando:

    • Ad anticipare il risultato o la soluzione finale;

    • A fermarsi a riflettere sul processo di soluzione;

    • A verificar il risultato o la soluzione, con momenti di autoverifica in itinere e confrontando alla fine il risultato ottenuto con quello atteso.

  • Prevedere momenti di lavoro individuale.

    Poiché la competenza costituisce un’acquisizione individuale, vanno accuratamente previsti momenti nei quali ogni allievo abbia modo di provare a mobilitare ciò che sa.

  • Stimolare l’esercizio meta cognitivo e l’autovalutazione.

    Si tratta di stimolare l’allievo a prendere coscienza delle proprie modalità di apprendimento e del cammino da compiere per giungere ad un apprendimento competente.

    L’allievo deve essere messo in condizione di riflettere sulle proprie modalità di risposta di fronte al problema e di valutare la qualità della propria risposta.

  • Offrire la possibilità di integrazioni successive.

    A fronte della difficoltà mostrata da parte di alcuni allievi a tradurre in competenze quanto appreso al termine di un certo percorso o segmento di lavoro didattico, si può progettare un’integrazione successiva, che avvenga per piccoli passi nel corso di tutto il processo di apprendimento, attribuendo così significatività ai saperi proposti in itinere.

  • Riconoscere il diritto all’errore.

    Dato che la costruzione di competenza avviene lentamente, spesso secondo modalità poco lineari, è opportuno lasciare all’allievo un adeguato spazio di esperienza, nel quale dargli modo di sperimentare, riconoscere e superare i propri errori.

    Nel far ciò occorre ricorrere ad un utilizzo sapiente di feed-back correttivi, allo scopo di evidenziare le risposte errate.

  • Ammettere molteplici approcci.

    L’insegnamento per competenza implica la valorizzazione e lo sviluppo dell’approccio personale ad un problema specifico da parte di ciascun allievo. Occorre ammettere perciò la possibilità di molteplici vie risolutive.

  • Il criterio della gradualità che caratterizza l’acquisizione di competenza da parte di ciascun allievo.

    L’insegnamento rivolto a far conseguire una determinata competenza può prevedere tappe progressive di avvicinamento attraverso la costruzione di situazioni che favoriscano l’integrazione e la mobilitazione progressiva di quanto appreso, che costituiscano differenti gradi di raggiungimento della competenza finale.

  • Valorizzazione e validazione dei prodotti degli allievi.

    In un approccio didattico per competenze risulta particolarmente importante valorizzare e validare quanto gli allievi hanno prodotto, ad esempio, avvalendosi di griglie di correzione e/o di valutazione, che permettano di offrire feed-back mirati a favorire l’ulteriore sviluppo dell’apprendimento. 

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Edurete.org Roberto Trinchero