Confronto tra diversi punti di vista sul rapporto tra competenza e insegnamento

Le posizioni esaminate risultano diverse in riferimento alla matrice teorica a cui ognuna di esse fa riferimento. Tuttavia, sono accomunate dall’intento di discutere le prospettive e le implicazioni che l’opzione per la competenza comporta in ambito scolastico.

 

Olivier Reboul individua la competenza come traguardo fondamentale dell’insegnamento. Si rifà all’ambito linguistico e al contributo di Chomsky identificando la competenza come risorsa che permette di far fronte a situazioni diversificate e non ripetitive.

In riferimento all’insegnamento la nozione di competenza viene intesa come possibilità del soggetto di sperimentare modalità sempre nuove di conoscenza e di comprensione in ambiti specifici di esperienza.

 

Michel Fabre identifica la competenza con il riconoscimento di problemi, la capacità di porli correttamente, l'individuazione di risposte ragionate ad essi in modo da diventare esperti in un ambito determinato.

 

Guy Le Boterf riassume il percorso di sviluppo che ha contraddistinto il concetto di competenza nel passaggio dal “saper fare” al “saper agire”, espressione che ben sintetizza la natura articolata del costrutto e il suo fondamentale legame con un contesto d’azione.

 

Philippe Perrenoud delimita il concetto di competenza riferita ai compiti della scuola come mobilitazione di risorse personali, cognitive, per far fronte ad una famiglia di situazioni in maniera efficace. Egli osserva come nella maggior parte delle situazioni di vita non sia necessario esporre le proprie conoscenze, come di solito la scuola richiede ai suoi studenti, ma piuttosto utilizzarle, mobilitarle per prendere una decisione, risolvere un problema.

La metafora della mobilitazione risulta più rispondente alla natura complessa del processo di apprendimento, perché fa riferimento ad un insieme vario e articolato di risorse.

 

Linda Allal definisce la competenza come “rete integrata e funzionale formata da componenti cognitive, affettive, sociali, senso motorie, suscettibile di essere mobilizzata in azioni finalizzate di fronte a una famiglia di situazioni”.

 

Michele Pellerey definisce la competenza come “capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili i modo coerente e fecondo”. In questa accezione il costrutto di competenza include in sé le dimensioni dell’esperienza di apprendimento, che possono essere ricondotte a tre piani:

  • Le conoscenze, intese come rappresentazioni del mondo che il soggetto si costruisce attraverso gli stimoli che gli vengono dall’ambiente esterno e dal sapere codificato;

  • Le abilità, intese come schemi operativi che permettono al soggetto di agire in forma fisica e mentale su oggetti materiali o simbolici;

  • Le disposizioni ad agire, intese come attitudini del soggetto a relazionarsi con la realtà in cui opera, sia sul versante soggettivo (rapporto con se stesso e gli altri), sia sul versante oggettivo (rapporto con il contesto d’azione e con il compito di realtà).

L’OCSE definisce la competenza come “la capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali o di svolgere efficacemente un’attività o un compito”.

 

Nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sul Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli per l’apprendimento permanente (5 settembre 2006) vengono proposte le seguenti definizioni:

  • Le conoscenze: “indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relativi a un settore di studio o di lavoro”;

  • Le abilità: “indicano le capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi”;

  • Le competenze: “indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”.

In questo documento le competenze sono ulteriormente suddivise in:

  • Competenze di base: conoscenze/abilità/risorse personali rilevanti per la formazione e la preparazione professionale generale di una persona e non specifiche di un contenuto lavorativo;

  • Competenze specifiche o tecnico-professionali: conoscenze/abilità/risorse personali specifiche di un contenuto lavorativo;

  • Competenze trasversali: si riferiscono al vasto insieme di abilità della persona.

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Edurete.org Roberto Trinchero