L'attività del Consiglio europeo dopo Lisbona: i Rapporti di primavera
Tappe principali del percorso realizzato dai Ministri dell’Istruzione a partire dal 2000:
Primavera 2000 - Relazione europea sulla qualità dell'istruzione scolastica
L'obiettivo principale della presente relazione è quello di stabilire una serie di indicatori in materia di qualità dell'istruzione scolastica destinati a facilitare la valutazione dei sistemi a livello nazionale.
Gli indicatori possono essere utilizzati per individuare le questioni da approfondire, permettendo così ai paesi dell'Unione di imparare gli uni dagli altri comparando i risultati ottenuti.
Marzo 2001 - Consiglio europeo di Stoccolma: gli obiettivi futuri e concreti dei sistemi di istruzione e di formazione
Nel marzo 2001, il Consiglio europeo ha approvato tre obiettivi strategici (e tredici obiettivi concreti associati) da raggiungere all'orizzonte del 2010 (il Programma Istruzione e Formazione 2010).
Tali obiettivi definiti in comune verranno realizzati utilizzando il “metodo aperto di coordinamento”, che consiste in una strategia coordinata con la quale gli Stati membri stabiliscono obiettivi comuni e strumenti idonei per raggiungerli.
Marzo 2002 - Consiglio Europeo di Barcellona (programma di lavoro dettagliato)
Per dare seguito alla Relazione del 2001, il Consiglio individua un nuovo obiettivo generale: rendere entro il 2010 i sistemi d'istruzione e di formazione dell'UE un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.
Per ciascuno dei tredici obiettivi indicati nella Relazione vengono individuati alcuni temi chiave da affrontare, nonché un elenco orientativo di indicatori per misurarne l'attuazione mediante il suddetto "metodo aperto di coordinamento”.
Il Consiglio europeo ha altresì invitato il Consiglio e la Commissione a presentare al vertice europeo di primavera del 2004 una relazione intermedia congiunta sull'attuazione del programma di lavoro.
Il Consiglio europeo di Barcellona ha chiesto la creazione di un processo specifico per i sistemi europei di istruzione e formazione professionale, in modo che possano diventare un riferimento di qualità a livello mondiale entro il 2010. Pertanto, il Consiglio ha adottato nel novembre 2002 una risoluzione sulla cooperazione rafforzata in materia di IFP: il processo di Copenaghen.
Maggio 2003 - Consiglio dei Ministri dell'Istruzione Riprendendo i criteri di riferimento europei per l'istruzione e la formazione, vengono individuate cinque aree prioritarie di intervento, definendone anche i livelli di riferimento da raggiungere entro il 2010:
Tutti gli Stati membri dovrebbero ridurre il tasso di giovani che lasciano prematuramente la scuola, al fine di raggiungere un tasso medio l'Unione europea (UE) del 10% o inferiore. Aumentare
Gli Stati membri dovrebbero adoperarsi per far sì che la percentuale media delle persone di età compresa fra 25 e 64 anni aventi un livello di studi secondari superiori, raggiunga l'80% o una percentuale superiore.
Ridurre la percentuale di giovani di 15 anni aventi cattivi risultati nella lettura, nella matematica e nelle scienze almeno del 20%.
Il tasso medio di partecipazione all'istruzione e alla formazione durante l'intero arco della vita nell'UE dovrebbe essere almeno del 15% della popolazione adulta in età lavorativa (classe di età da 25 a 64 anni).
I cinque livelli di riferimento europei, saranno in gran parte difficili da raggiungere entro il 2010. In particolare, il livello d'istruzione degli europei rimane insufficiente, la loro partecipazione all'istruzione e alla formazione per tutta la vita rimane debole, l'insuccesso scolastico e l'esclusione sociale permangono troppo importanti rispetto a una preoccupante mancanza di insegnanti.
L'Unione europea soffre, in particolare, di un investimento troppo debole del settore privato nell'istruzione superiore e nella formazione continua. Appare quindi indispensabile un balzo in avanti a tutti i livelli per avere una qualche possibilità di raggiungere gli obiettivi di Lisbona.
Marzo 2004 -
Consiglio Europeo di Bruxelles: “Istruzione e Formazione 2010, L'urgenza delle riforme per la riuscita della strategia di Lisbona”
A partire da tale data inoltre il Consiglio e la Commissione hanno preso l’impegno di verificare con scadenza biennale i progressi compiuti nell’attuazione del piano di lavoro.
Sono stati compiuti notevoli progressi, ma occorre imprimere una forte accelerazione al ritmo delle riforme se si vogliono conseguire gli obiettivi del 2010.
Primavera 2005 - Consiglio Europeo (Istruzione) di Bruxelles
Viene evidenziata una riforma che permette alle università di contribuire pienamente alla strategia di Lisbona.
Le università europee, malgrado una qualità abbastanza valida di insegnamento, non riescono a esprimere tutto il loro potenziale in maniera da favorire la crescita economica, la coesione sociale e il miglioramento della qualità e della quantità dei posti di lavoro.
La Commissione invita il Consiglio ad adottare una risoluzione al fine di creare un nuovo tipo di partnership fra i poteri pubblici e le università e a investire sufficientemente nell'insegnamento superiore.
Investire di più e meglio nella modernizzazione e nella qualità delle università equivale a investire direttamente nel futuro dell'Europa e degli europei.
Primavera 2006 - Relazione congiunta Consiglio-Commissione
Viene sottolineata la necessità del rafforzamento del modello sociale europeo, attraverso riforme che garantiscano sistemi efficaci e insieme equi. Anche se le riforme nazionali vanno in buona direzione e stanno progredendo, è opportuno accelerare il ritmo delle riforme.
Primavera 2008 - Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione
Viene affrontato il futuro della cooperazione europea dopo il 2010, sottolineando la necessità di disporre per tempo di un nuovo quadro strategico.