Come si usa l'acqua nell'agricoltura e nell'industria?

Per il settore agricolo e per quello industriale l’acqua costituisce un elemento decisivo, sia da un punto di vista qualitativo, sia da un punto di vista quantitativo.
In agricoltura ha da sempre rivestito un ruolo basilare, soprattutto nelle zone esposte a siccità, dove le precipitazioni scarseggiano nel periodo estivo e dove sono assenti le nevi perenni e i ghiacciai.
Si calcola che il 70% circa dell’acqua prelevata dai fiumi, dai laghi e dalle falde sotterranee nel mondo sia destinato all’irrigazione.

 

 
Con il termine irrigazione s’intendono tutte quelle conoscenze tecniche che servono a incrementare la produttività di un terreno agricolo. Secondo le aree geografiche e le zone climatiche, l’irrigazione è praticata con modalità diverse.

... per coltivare
Nelle zone a clima mite-temperato serve a stabilizzare la produttività delle colture, nei paesi tropicali a garantire più produzioni nello stesso anno e delle rese più elevate, nelle zone aride o semi-aride sostiene alcune colture che altrimenti sarebbero inadatte.
Si può affermare, quindi, che l’irrigazione è sia strumento per garantire maggiori disponibilità alimentari, sia principale forma di consumo delle risorse idriche a livello planetario.

... per coltivare

 
I Paesi in via di sviluppo, nonostante utilizzino circa il doppio d’acqua per ettaro rispetto ai paesi industrializzati, hanno delle produzioni agricole pari a un terzo. Questo si spiega con il fatto che, la metà dell’acqua destinata all’irrigazione, evapora durante la fase di stoccaggio o di derivazione per le elevate temperature, oppure si perde per strada per via di reti d’adduzione inadeguate.

... per l'industria
Nel settore industriale  sono assorbiti un quarto dei consumi totali di acqua (circa il 25% di quella prelevata).
 L’acqua è utilizzata per:
- produrre beni e manufatti; 
- raffreddare i macchinari utilizzati nelle fasi di lavorazione; 
- diluire; 
- smaltire le sostanze inquinanti utilizzate nella produzione.

I principali consumatori di acqua sono le industrie chimiche e metallurgiche, le ce... per l'industriantrali termiche e atomiche, le cartiere ma, soprattutto, le industrie farmacologiche. Esse prelevano l’acqua superficiale, profonda e, più raramente, quella di origine atmosferica.
Esiste inoltre un’energia che sfrutta la potenza sprigionata dalle masse d’acqua: l’energia idroelettrica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’energia idroelettrica  è ricavata dal corso dei fiumi e dei laghi grazie alla costruzione di dighe e di condotte forzate, oppure sfruttando il moto ondoso delle maree e delle correnti marine (energia mareomotrice). L’energia che è prodotta da queste centrali è un’energia rinnovabile, perché l’acqua può essere utilizzata per lo stesso scopo infinite volte.

 

 

 

In Svizzera la produzione di energia idroelettrica copre il 56% del fabbisogno nazionale di energia.

 

 

 

 

               Media
 
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               Attività
1. Costruite una mappa concettuale che riassuma quanto avete imparato leggendo i materiali proposti in questa pagina.
2. Scrivete un saggio breve (massimo 20 righe di testo) che riassuma quanto avete imparato leggendo i materiali proposti in questa pagina.


 Analisi
Scambiate il vostro lavoro con il lavoro di un vostro collega. Controllate la correttezza del suo lavoro rispondendo alle seguenti domande: a) Quali punti del suo lavoro sono comprensibili? Quali non lo sono? b) A vostro avviso, sono presenti tutte le informazioni necessarie per descrivere i contenuti trattati in questa pagina? c) Quali sono le differenze tra il suo lavoro e il vostro? Chiedete al vostro collega di fare altrettanto con il vostro lavoro e poi confrontate le risposte che avete dato.

 

 Cosa ho imparato
1. Tracciate tre colonne sul quaderno. Nella prima scrivete cosa avete imparato svolgendo le attività proposte in questa pagina, nella seconda cosa conoscevate già di questi argomenti, nella terza cosa vi piacerebbe approfondire, ossia su quali degli argomenti trattati vorreste saperne di più. Per ciascuna colonna scrivete al massimo 10 righe.
2. Discutete quanto avete scritto sul quaderno con l'insegnante e con i compagni. 


 

 

 

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Edurete.org Roberto Trinchero