Meccanica: forze ed equilibrio, lavoro ed energia di Lucia Abbo (abbo@to.astro.it), Elisabetta Contratto (elisabettacontratto@yahoo.it), Paola Fiumarella (paf1973@icqmail.com), Fulvio Poglio (f.poglio@warnews.it)

a.1 Applicazioni dei principi della dinamica

1) Se la nostra mano applica una forza su una parete rigida, per il terzo principio la parete esercita sulla nostra mano una forza uguale ed opposta: ma allora, se la parete esercita una forza sulla nostra mano e quindi sul nostro corpo, perché non ci allontaniamo dalla parete?

Risposta: per il secondo principio, se l’accelerazione del nostro corpo è nulla, su esso deve agire una forza
risultante nulla. Esaminiamo tutte le forze agenti sul nostro corpo: poiché i nostri piedi esercitano una forza sul pavimento, questo a sua volta esercita una forza opposta sui nostri piedi (forza di attrito), quindi sul nostro corpo agiscono, in direzione opposta, la forza della parete sulla nostra mano e la forza del pavimento sui nostri piedi; la prima, se agisse da sola, ci farebbe allontanare dalla parete, la seconda, se agisse da sola, ci farebbe avvicinare alla parete. Dato che restiamo fermi, le due forze hanno la stessa intensità e quindi avendo direzione opposta danno una risultante nulla.

2) ƒnSe invece ripetiamo l’esperienza su una pista di pattinaggio su ghiaccio cosa accade?

Risposta: viene meno la forza di reazione del suolo sui nostri piedi, il nostro corpo è soggetto alla sola
forza esercitata su esso dalla parete e quindi, subendo per il secondo principio un’accelerazione diversa da zero, si allontana dalla parete. Il moto sarà accelerato finchè dura la spinta sulla parete (e quindi finchè dura la forza della parete sulla nostra mano), dopodiché per il primo principio sarà rettilineo uniforme (in realtà la forza di attrito, per quanto molto piccola, rallenterà il moto).

3) Perché un corpo cade al suolo?

Risposta: perché la Terra esercita una forza su di esso, diretta lungo la verticale e verso il basso. Per il
terzo principio, anche il corpo esercita sulla Terra una forza di attrazione uguale ed opposta; però, essendo la massa del corpo enormemente più piccola di quella della Terra, per il secondo principio l’accelerazione della Terra è praticamente nulla.

4) Cosa possiamo dire di un oggetto (ad esempio un libro) poggiato su un tavolo?

Risposta: esso subisce da parte della Terra la forza di gravità, diretta verso il basso, e da parte del ripiano
del tavolo una forza di contatto, di intensità uguale e direzione opposta. La forza risultante sull’oggetto è nulla e quindi è nulla la sua accelerazione (il corpo è in quiete). E’ da notare che le due forze considerate non costituiscono una coppia azione-reazione, ricordiamo infatti che una coppia azione-reazione agisce su corpi differenti. Per il terzo principio, ciascuna di esse deve avere una corrispondente forza di reazione; le due coppie azione-reazione sono:
forza di attrazione del libro da parte della Terra – forza di attrazione della Terra da parte del libro; forza di contatto esercitata dal ripiano sul libro – forza di contatto esercitata dal libro sul ripiano.

4) ƒnE cosa accade ad un corpo fermo sospeso a una molla vincolata?

Risposta: esso subisce da parte della Terra la forza di gravità e da parte della molla la forza elastica, di
intensità uguale e direzione opposta. Anche in questo caso la forza risultante sull’ oggetto è
nulla e quindi è nulla la sua accelerazione (il corpo è in quiete).
Le due forze, essendo applicate allo stesso corpo, non formano una coppia azione-reazione.
Le due coppie azione-reazione sono:
forza di attrazione del corpo da parte della Terra – forza di attrazione della Terra da parte del corpo;
forza elastica che la molla esercita sul corpo – forza che il corpo esercita sulla molla.

5) Come si muove un razzo?

Risposta: esso si muove per il principio di azione e reazione: i gas prodotti dalla combustione del combustibile vengono spinti violentemente dalla parte posteriore del razzo, mentre questo viene spinto in avanti dalla forza di reazione dei gas di scarico.

6) E cosa ci accade quando spariamo con una pistola?

Risposta: il proiettile subisce un’azione da parte della pistola, che a sua volta subisce una reazione dal proiettile, il ben noto “rinculo”.

a.2 Esercizi (senza risposta)

1) Anello


Un anello a cui è legato uno spago è infilato su un piolo verticale. Una persona tira lo spago in modo che l’anello rimanga fermo a metà altezza del piolo.



a)    Puntando l’attenzione sull’anello, individua i corpi (più di uno!) con cui sta interagendo.
b)    Per ogni interazione che hai individuato disegna un vettore con la giusta direzione e verso, applicato nel posto corretto dell’anello, che rappresenti una forza agente sull’anello.
c)    Dovresti trovare che le interazioni danno origine a forze che agiscono in due direzioni: orizzontale e verticale. Sai inoltre che l’anello è fermo. Controlla se la risultante di tutte le forze che hai disegnato è, come dovrebbe essere, uguale a zero. Se non lo è, cerca l’interazione mancante o eccedente. (Se hai già studiato l’equilibrio di rotazione, fai un commento su cosa occorre fare per mantenere perfettamente orizzontale il piano dell’anello).

2) Corpo appoggiato su un piano inclinato

a)    Un blocco di legno è appoggiato su una strada inclinata.
-    Con quali oggetti circostanti interagisce?
-    Come sono dirette le forze sentite dal blocco e dagli oggetti circostanti per effetto delle interazioni che hai individuato?

b)    Il blocco di legno della domanda 2a è agganciato ad una fune tirata da una persona che cammina in salita sulla strada.
-    con quali oggetti interagisce ora il blocco? Come sono dirette le forze sentite dal blocco e dagli oggetti circostanti per effetto delle interazioni che hai individuato?
-    con quali oggetti interagisce la persona? Come sono dirette le forze sentite dalla persona e dagli oggetti circostanti per effetto delle interazioni che hai individuato?
c)    Considera ora la fune ed esprimi un'ipotesi sul meccanismo interno che le consente di trasmettere la forza dalla persona al blocco.

NOTE per l’insegnante:

Qualcuno potrebbe dare risposte del tipo: "Il blocco interagisce con la forza peso." Queste risposte sono scorrette. Il sistema materiale "blocco di legno" interagisce con altri sistemi materiali ed è di questi che preliminarmente si parla. L'individuazione delle forze d'interazione viene in un secondo tempo.

L'ampio ricorso alle componenti delle forze che si fa nella risoluzione corrente dei problemi di fisica rischia di conferire loro, nella mente degli alunni, una realtà fisica che non hanno. Può succedere per ersempio che tra le forze agenti sul blocco venga compresa la componente della forza di gravità parallela al piano. Bisogna discutere la questione chiedendo, "Qual è l'interazione che dà origine a questa forza? Ne vedete il partner?". Se il partner non c'e, neppure la forza c'è. Deve diventare chiaro che la scomposizione delle forze è solo un utile espediente matematico.


3) Quale l'azione? Quale la reazione?

Considera la situazione seguente: una molla elicoidale è fissata ad un sostegno da cui penzola verticalmente.
Un peso viene agganciato all'estremo inferiore della molla. La molla si allunga, il peso scende, dopo qualche eventuale oscillazione alla fine tutto si ferma.
Due persone analizzano il fenomeno. Una persona dice: "Il peso ha esercitato un'azione sulla molla perché l'ha tirata verso il basso. La molla, per reazione, ha esercitato una forza sul peso trattenendolo." L'altra persona dice: "Se non ci fosse stata la molla il peso sarebbe caduto. Perciò è la molla che ha esercitato un'azione sul peso impedendogli di cadere. Il peso, per reazione, ha esercitato una forza sulla molla allungandola."
-    Chi ha ragione?
-    Hanno forse ragione tutte e due?
-    Quale delle due forze viene per prima?
-    Quale delle due è causa dell'altra?

   34/39   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero