Riforma e Controriforma di Dario Mastellari (dario_mastellari@email.com), Elisa Molina (elisamolina@alice.it), Agata Carollo (agata.carollo@gmail.com)

La situazione della Chiesa alla vigilia della Riforma: la vendita della indulgenze

La vendita delle indulgenze in un'incisione su legno (Bray il Vecchio) La vicenda che indusse Lutero a venire per la prima volta allo scoperto fu la vendita delle indulgenze [I1][I2][I3][F1][F2].
La teoria delle indulgenze era basata sul presupposto che esistesse un tesoro di meriti accumulati dalla Madonna e dai santi, al quale la Chiesa poteva attingere per rimettere le pene ai peccatori pentiti e per abbreviare la penitenza del purgatorio.
In quel periodo papa Leone X aveva bandito una vendita delle indulgenze in tutta la Germania per finanziare la costruzione della basilica di San Pietro: la meta' del ricavato spettava ai banchieri Fugger, che sorvegliavano la raccolta del denaro. I predicatori incaricati della vendita non esitavano a promettere la diminuzione o la cancellazione delle pene che l'anima avrebbe dovuto subire dopo la morte in cambio di una generosa offerta di denaro.
Per convincere la gente, essi usavano anche metodi grossolani e irriverenti verso la religione. per esempio, e' rimasto famoso il ritornello con il quale il frate tedesco Tetzel [E1][F3][Es1] invitava alle offerte: "quando cade il soldin nella cassetta, l'anima vole in cielo benedetta".
I fedeli cominciarono a pensare che l'indulgenza liberasse non solo dalla pena, ma anche dalla colpa e che dunque bastasse pagare per ottenere la remissione dei peccati: questa convinzione portò a moltiplicare gli abusi e a ridurre l'elargizione delle indulgenze ad una mera operazione finanziaria.

  1. Che si intende per "vendita delle indulgenze"?
  2. Chi e' Tetzel? A quale episodio e' legato tale nome?

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