L'intolleranza razziale antiebraica di Giovanni Lauretta (giovanni.lauretta@fastwebnet.it), Fulvia Dellavalle (fulvia_dellavalle@yahoo.it), Daniela De Luca (dana.dl@libero.it), Maria De Luca (deindeit@yahoo.it)

Gli strumenti della scienza moderna contro l'antisemitismo

Soffermandosi su una tesi del Manifesto della razza ariana [I1] [I2] [E1] e precisamente su quella che recita che Sono da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l'origine africana di alcuni popoli europei e comprendono in una comune razza mediterranea [FR1] [ES1] anche le popolazioni semitiche [I1] [I2] [I3] [FR1] [FR2] e camitiche [I1] [I2] stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamente inammissibili, salta subito agli occhi come questa sia del tutto oggi smentita dalle recenti scoperte scientifiche.

• Le scoperte archeologiche e gli studi sul DNA hanno confermato più volte che tutti i popoli della Terra, malgrado le loro differenze esteriori, discendono da cacciatori-raccoglitori africani vissuti 150.000 anni fa. Dall’Africa sarebbe avvenuta una migrazione inizialmente verso il medioriente e il resto dell’Asia, successivamente verso l’attuale Europa; in seguito l’homo sapiens sapiens avrebbe migrato negli altri continenti.

Geneticamente tutti gli umani erano predisposti a sfruttare le risorse ambientali ottenendo vantaggi utili al loro sviluppo. La nostra specie ha dimostrato di interagire fortemente con l’ambiente in parte sfruttandolo e in parte subendolo. Queste scoperte sono in linea con la teoria evoluzionista [EN1] [EN2] e con il principio di selezione naturale [I1] [I2] [I3] .

• Le differenze morfologiche dipendono in larga misura dall’ambiente e dallo stile di vita di una popolazione. Ad esempio la differenza di forma delle narici tra un Africano e uno Svedese non dipende da fattori genetici, ma ancora da motivi ambientali: la dimensione delle narici comporta vantaggi e svantaggi per la respirazione in relazione alle temperature e al tasso di umidità presente nelle regioni nelle quali la singola popolazione si è evoluta. Non bisogna, dunque, attribuire ai tratti somatici un’importanza che non possiedono.

• Lo studio genetico ha dimostrato che (al contrario di quanto si credeva nel secolo scorso) l’incrocio tra popolazioni differenti rappresenta un vantaggio biologico che rafforza la specie.

Andiamo ad appronfondire meglio questi diversi aspetti scientifici negli argomenti successivi.

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