Le mutilazioni genitali femminili di Ragazzone Elisabetta (elizabeth.crystal@libero.it), Varacalli Valentina ()

Un caso esemplare: significato della mutilazione femminile all'interno del sistema di valori somalo.

UN CASO ESEMPLARE: SIGNIFICATO DELLA MUTILAZIONE FEMMINILE ALL'INTERNO DEL SISTEMA DI VALORI SOMALO (Varacalli Valentina)

Per comprendere la forza di qualsiasi convinzione in qualsiasi cultura, è necessario analizzare come essa si integri nella struttura di quella società. E' possibile analizzare il significato della mutilazione genitale femminile, prendendo come esempio la cultura somala, per evidenziare come tale pratica si inserisca all'interno  del sistema sociale e del sistema di valori.[I][S][E][E]

Sembra che l'infibulazione praticata in Somalia sia una caratteristica socio-culturale di quasi tutta la zona conosciuta come Africa nord-orientale. E' praticata in Somalia, in Sudan, nel territorio di Gibuti, in Eritrea, in Egitto e, in una certa misura, anche in Etiopia. In questi paesi, i gruppi sociali che praticano l'infibulazione hanno sistemi economici, organizzazioni politiche, consuetudini matrimoniali e lingue differenti; è da rilevare il fatto che, oltre all'usanza dell'infibulazione, la Somalia ha in comune con questi gruppi culturali, che sono tradizionalmente società patrilineari, patrilocali e patriarcali, l'ideologia islamica.[I]

Si deve tenere presente che la società somala sta attraversando un periodo di transizione, nel quale il vecchio e il nuovo coesistono; mentre le comunità urbane stanno cambiando rapidamente e le trasformazioni sono possibili, le comunità rurali e le tribù nomadi sono rimaste relativamente povere e legate alla tradizione.

La famiglia

L'unità sociale primaria è la famiglia diretta, che consiste nel padre, nella madre e nei figli, estendendosi anche ai consanguinei di entrambi gli sposi.; le organizzazioni politiche somale sono basate sulla parentela, così un aggregato di famiglie imparentate e congiunte da legami di sangue vive, viaggia, si accampa insieme. Grande importanza è attribuita alla tribù, al clan, alla famiglia numerosa con molti figli maschi ed alla mentalità comune.

Nell'ambito delle tribù nomadi, lo stile di vita conviene al benessere degli uomini, mentre le donne sono soggette alla divisione tradizionale del lavoro, che è con loro pesantemente discriminante. Il padre è il capofamiglia e, poiché la donna non ha alcuna identità legale nel vero senso della parola, le sue proprietà e i suoi beni sono amministrati dal capo maschile della famiglia (padre, fratello o marito che sia).

Il ruolo delle donne nella famiglia

Le donne delle classi colte e privilegiate, che vivono nelle zone urbane, differiscono nettamente da quelle delle classi povere dei nomadi o contadini; ma anche se non è possibile alcun ritratto generalizzato, i concetti basilari del loro ruolo sono simili. Una donna è tradizionalmente considerata la spina dorsale della famiglia in tutte le classi sociali; è sua la responsabilità della casa e dei figli. In generale, le donne nomadi hanno un ruolo più importante degli uomini nella vita della loro comunità; allevano una grande quantità di bestiame, lavorano i prodotti pastorizi, tessono stuoie, coperte, ecc. Nelle zone urbane, la maggioranza delle donne della bassa borghesia è impegnata tutto il giorno nelle faccende domestiche: dalla preparazione dei pasti alla cura dei figli. All'interno della famiglia la posizione delle donne della borghesia e di quelle scolarizzate è migliorata dal 1960 - anno della Dichiarazione d'indipendenza della Somalia. Queste donne stanno diventando relativamente più emancipate in confronto a quelle delle zone rurali e a quelle più povere; la famiglia borghese è in grado di acquistare alcuni dei moderni elettrodomestici oppure di assumere domestiche e inoltre permette loro di avere più tempo per coltivare altri interessi, come studiare o lavorare.

Malgrado ciò, la nascita di un figlio maschio è sempre di buon auspicio, mentre quella di una femmina viene accettata con poco entusiasmo perché la condotta di una ragazza potrebbe portare disgrazia all'onore della famiglia; le ragazze  inoltre non propagano la discendenza né trasmettono il nome della famiglia, anche se portano ricchezza.

Norme e atteggiamenti sessuali

Solitamente la vita sessuale delle donne inizia con il matrimonio; infatti, uniformandosi alle loro consuetudini morali e religiose, approssimativamente il  90% di tutte le ragazze rimane vergine fino al matrimonio. L'enfasi sulla verginità impone alle ragazze mutilazione, infibulazione e severe proibizioni di ogni tipo di attività sessuale prima del matrimonio. Quelle che deviano da questa regola sono guardate con disprezzo dalla società, perché anche il più liberale degli uomini respinge la possibilità di sposare una donna con esperienze sessuali prematrimoniali.

Le regole della fedeltà coniugale richiedono alla donna di evitare qualsiasi atto che un marito geloso potrebbe considerare come una minaccia al suo monopolio sessuale su di lei. Pertanto, la donna deve attentamente evitare tutte le situazioni in cui un uomo potrebbe trovare un'opportunità per corteggiarla. Se una donna sposata è colta in flagrante o solo sospettata di adulterio, suo marito, la sua famiglia e l'intera società possono obbligarla a divorziare o anche a farla condannare. Ciò vale non solo per le classi alte e per la borghesia, ma anche per il ceto più basso, inclusi i poveri e la popolazione rurale.

Le mogli generalmente tollerano le relazioni extraconiugali dei mariti, sia che si tratti di relazioni adulterine sia che si tratti di poligamia, purché il tutto avvenga con discrezione; una moglie solitamente preferisce rassegnarsi alla situazione, piuttosto che reagire con veemenza: praticamente non ha altre alternative. Alla radice di questa discriminazione c'è il fatto che le donne sono costrette ad essere infibulate e a rimanere vergini per proteggere l'onore della famiglia, mentre agli uomini sono tacitamente permesse esperienze sessuali.

Di conseguenza, escissione e infibulazione sono di solito mirate a ridurre la sensibilità e l'attività sessuale delle donne e a compiacere l'uomo, la cui sensibilità sessuale è in apparenza incrementata dagli organi genitali della donna artificialmente ristretti. Poiché il maggior interesse dell'uomo è generare prole la cui purezza fisica, legale e rituale sia in ogni modo garantita, la riduzione della capacità del piacere sessuale delle donne è stata perciò considerata necessaria per rinforzare la castità e la fedeltà delle stesse; l'interesse degli uomini è soltanto per l'organo connesso con la loro funzione sessuale, che è anche il canale attraverso cui discende la prole. In questo senso, l'infibulazione è vista come un controllo addizionale dei desideri erotici delle donne, per mantenere la virtù non soltanto nella giovinezza ma anche nel matrimonio, e per rassicurare lo sposo che egli è il primo e unico uomo.

Quindi l'effetto principale dell'intervento chirurgico è suscitare nelle fanciulle un'intensa consapevolezza della loro sessualità e un'ansia riguardante il suo significato e la sua importanza sociale; in generale, la pratica enfatizza la punizione ed il controllo sociale, indicando chiaramente alla bambina il mistero e l'importanza del sesso e, allo stesso tempo, inculcando in lei la paura delle conseguenze di un comportamento spudorato.

E' probabile che la bambina senta parlare dell'intervento molto prima della sua effettuazione. A mano a mano che cresce in quel contesto culturale, ella acquista dimestichezza col presupposto che una ragazza non infibulata è inaccettabile e che nessuno sposerà una donna che non sia stata infibulata.[I]

La mutilazione femminile e l'aspetto economico del matrimonio (Varacalli Valentina)

L'eleggibilità della donna al matrimonio è raggiunta con l'escissione, importante segno della sua maturità femminile e della sua castità, che esplicitamente trasforma una fanciulla in una potenziale donna da marito. La circoncisione, l'escissione e l'infibulazione sono perciò percepite come stadi preliminari al matrimonio.

La verginità della sposa

La verginità della sposa di solito è dimostrata e la prova è orgogliosamente esibita due giorni dopo la celebrazione del matrimonio; le ansie che circondano questa occasione e la sua importanza generale sono altamente intensificate. I familiari dello sposo possono esaminare la sposa per accertarsi della sua verginità e solo successivamente il matrimonio verrà consumato. Una dolorosa conseguenza dell' infibulazione è l'intervento che deve essere eseguito per riaprire la vagina per la penetrazione durante il rapporto sessuale- nella maggior parte dei casi questa è facilitata da una levatrice che incide la cicatrice con un coltello o un rasoio. In alcuni casi, questa operazione è lasciata allo sposo, come dimostrazione della sua virilità. In ogni caso, per la sposa i rapporti sessuali sono, ovviamente, intensamente dolorosi ed ella è altresì condizionata dal dolore insopportabile e terrorizzata dalla prospettiva di qualsiasi contatto intimo. Inoltre, la paura che circonda il rapporto sessuale è accentuata dal ricordo del dolore e delle sofferenze dell'infibulazione, così come della recente, dolorosa riapertura dell'infibulazione.

Il concetto somalo di verginità e il complicato modello di comportamento associato ad esso simboleggiano lo status della famiglia. Questo concetto e modello di comportamento devono essere mantenuti a tutti i costi anche durante le fasi della vita di una donna che implicano rapporti sessuali matrimoniali. L'importanza collegata al concetto di verginità nell'ideologia somala non è troppo enfatizzata, giacché le cicatrici dell'infibulazione sono un sigillo che autentica l'intangibile ma vitale proprietà del patrimonio del gruppo sociale, l'onore della famiglia e la patrilinearità. Il matrimonio tradizionale somalo è costituito da due aspetti fondamentali: una unione tra due sposi e  un'alleanza tra due discendenze. Il matrimonio diviene così un affare commerciale, un contratto con presunti diritti specifici ed obbligazioni fra le due parti.

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Edurete.org Roberto Trinchero