Storia del cinema di Paolo Jacob

FEDERICO FELLINI

Come molti registi dell’epoca e come la visione molto in voga di un cinema come autore richiedeva, la maggior parte dei film di Federico Fellini[Fr1][Es1] [En1] si distinsero per uno stile personale, personaggi e ambienti ricorrenti. Guardando i suoi film ci si ritrova spesso in un circo, in un caffè concerto, in una spiaggia, in una strada desolata o in una piazza vuota nel cuore della notte; altrettante volte si ha a che fare con matti, maschi narcisisti, figure materne, prostitute; non mancano mai parate, feste, spettacoli.
Il suo cinema è diventato famoso per la sua arte di creare un suo mondo personale,una personale visione del mondo, caratterizzata da un forte simbolismo e  immaginazione sia degli ambienti che dei personaggi. L’immaginazione e la fantasia sono mischiati con la realtà, e anche se fino a I vitelloni, Fellini rimane abbastanza radicato al mondo stesso, con  8 e ½ , il regista si apre al mondo del sogno, dell’ allucinazione, approfondendo ossessioni, paure e speranze e diventando egli stesso il protagonista di ciascun film.
Si può vedere come il suo cinema sia fortemente autobiografico, infatti, nella maggior parte dei film ritornano periodi della sua vita: i periodi della scuola in 8 e ½, i periodi adolescenziali in I vitelloni, la vita nella provincia in Amarcord.
Come molti altri autori dell’epoca, Fellini non cercava l’interesse del pubblico attraverso la storia dei protagonisti, ma solo attraverso l’atto stesso di raccontare, infatti, in Amarcord come in molti altri film, i personaggi si rivolgono durante il film verso gli spettatori con familiarità e disinvoltura, quasi come amici.

Film:
“I vitelloni” [Es1][Fr1][En1](1953)
“La strada” [Fr1][Es][En1] (1954)
“La dolce vita” [Fr1][En1][Es1](1960)
“8 e ½” [Fr1][En1][Es1](1963)
“Amarcord” [Es1][Fr1][En1] (1973)

   18/31   

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