Storia del cinema di Paolo Jacob

LE ORIGINI DEL CINEMA

 Il cinema rappresentò una grande novità negli anni novanta del diciannovesimo secolo, ma la sua
 realizzazione fu il risultato di un insieme più vasto e  vario di forme d'intrattenimento nate in epoca
 vittoriana. Il nuovo mezzo cinematografico si inserì facilmente in una grande vastità di divertimenti
 popolari.
 Il 1 Marzo del 1895, fratelli Lumière [It2][Es1][En1][Fr1]presentarono"Arroseur et arrosè" durante la loro prima proiezione; brevi scene di un ragazzo che si prendeva gioco di un  giardiniere, calpestando la canna con cui stava annaffiando. Semplici scherzi di questo tipo  rappresentavano il cinema delle origini. La maggior parte di questi primi film  era composta da una sola inquadratura, la macchina da presa era sempre tenuta nella stessa posizione, e l'azione si svolgeva nel tempo di un'unica ripresa. In molti casi, i registi facevano di un singolo soggetto diverse riprese, questi venivano  poi trattati come una serie di film separati. I gestori  delle sale potevano poi scegliere se comprare l'intera serie o proiettarne uno solo.
Se si analizzano le migliaia di serie prodotte nei primi anni, si può certo constatare come si avvicinino molto ai documentari e ai cinegiornali di oggi. Per esempio molti di essi raffiguravano piazze, vie, città  di tutto il mondo; oppure visite di reali, presidenti, diplomatici e fatti di tutti i giorni.Famosa è la  proiezione di un treno in corsa che sembrava venire nella direzione degli spettatori: si dice che alla prima visione il pubblico scappò dalla sala nel timore che il treno bucasse lo schermo.
I primi a sfruttare le invenzioni dei fratelli Lumiere furono George Méliès in Francia e David Griffith negli Stati Uniti. Contemporaneo dei fratelli Lumière, venne alla ribalta subito dopo il loro declino George Méliès[En1][Es1][Fr1], il cosiddetto Mago del cinema delle origini. Sebbene venga ricordato principalmente per i suoi film fantastici, per i suoi fondali dipinti, Méliès girò tutti i generi in voga in quei tempi. Illusionista, era anche il proprietario del Thèàtre Robert-Houdin, dal nome del più famoso prestigiatore francese. Nel primo anno della sua attività, Méliès girò settantotto film, incluso il primo in cui fece uso di trucchi: "Escamotage d'une dame chez Robert-Houdin" (Sparizione di una signora al Robert-Houdin, 1896), in cui Méliès interpreta un mago che trasforma una donna in scheletro. Il trucco consisteva nel fermare la ripresa e  sostituire la donna con uno scheletro. In seguito fece  uso del fermo macchina e altri effetti speciali per creare scene fantastiche e di magia più complesse. Méliès portò nel cinema fantasia, disordine, critiche ed innovazioni grazie alla quale grandi registi riuscirono a donarci quelle immagini che ancora oggi rimangono indelebili. E' riuscito a regalarci un cinema che non ha confini; artefice di uno "scherzo" tra realtà ed immaginazione.

Ma colui che diede vita a quello che è definito il cinema moderno fu l’americano David Wark Griffith[Fr1][En1][Es1]le sue innovazioni nel metodo della narrazione rivoluzionarono l’arte cinematografica. Nelle sue opere maestre “Nascita di una nazione” e “Intollerance”, divise il film in sequenze, mostrava azioni in parallelo, cambiava l’angolo e la profondità della camera, variava i piani, usava il flash-back. Ma soprattutto, vedeva il montaggio come lo strumento espressivo più importante del cinema, importante non solo per ordinare piani e sequenze, ma anche per creare emozioni negli spettatori.

 

Film:
"Arroseur et arrosè" (1895) dei fratelli Lumière
“L’affaire Dreyfus” (1898) di Méliès
“Cendrillon” (1899) di Méliès
"Le voyage dans la lune"[En1][Es1][Fr1](1902) di Méliès
“Nascita di una nazione”[Fr1][En1][Es1] (1914) di David Griffith
 “Intollerance” [Fr1][En1][Es1](1916) di David Griffith

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