Anatomia comparata dell'apparato scheletrico di Federica Bussi (fbussi@hotmail.com), Daniele Del Gaudio (danieledelgaudio@libero.it), Barbara Ruozzi (barbara.ruozzi@fastwebnet.it), Daniela Triberio (danielatriberio@libero.it), Giovanna Vaccarello (gio.vaccarello@tiscalinet.it)

5 Corazza dei rettili

La caratteristica comune a tutti i rappresentanti della classe è quella di avere la pelle coperta di squame cornee. Nei Rettili lo strato corneo protegge l'animale dalla disidratazione, oltre che dall'abrasione e dalle ferite. Le squame si formano in zone circoscritte e sporgenti dell'epidermide, i cuscinetti della squama, sui quali avviene l'ispessimento corneo. Esse possono avere varie forme: a scudi giustapposti, embricate, a tubercolo. [I1] [I2] [S1]

Le squame di maggiori dimensioni, come quelle che ricoprono la parte superiore del capo o la superficie ventrale in parecchie specie, sono dette piastre. Mentre in corrispondenza delle giunture la pelle dei Rettili è più sottile e priva di squame, per facilitare i movimenti.

Spesso il numero delle squame e delle piastre riveste grande importanza nella sistematica di questi vertebrati

I rettili moderni annoverano più di 5000 specie raggruppate in due sottoclassi: anapsidi e diapsidi.

Gli anapsidi comprendono il solo ordine dei testudinati o cheloni, volgarmente noti come tartarughe (Cheloni marini) e le testuggini (Cheloni terrestri e palustri). Sono creature dai tratti decisamente peculiari: possiedono mascelle prive di denti ma rivestite da un becco corneo e una solida corazza formata da una serie di placche ossee sovrapposte e ricoperte di scaglie che costituiscono uno strato leggero superficiale.

La corazza dei Cheloni costituisce un' armatura nella quale l'animale può rifugiarsi, quando corre un rischio potenziale; è una struttura solida e rigida che si può suddividere in 3 parti:

- la parte dorsale chiamata carapace

- la parte ventrale chiamata piastrone

- i ponti ossei che collegano queste due parti

Le tartarughe marine e le testuggini palustri sono spesso provviste di zampe palmate, nonché rivestite da una corazza dal profilo piuttosto basso e appiattito che agevola il nuoto, mentre le specie terrestri sono munite di zampe più pesanti e tozze e ricoperte da una corazza più convessa, a forma di cupola. [I4]

I diapsidi si dividono nell’ordine dei loricati, dei rincocefali e degli squamati.

I loricati comprendono coccodrilli, alligatori e affini.

Nei coccodrilli (Archosauria, Crocodilia) le squame sono rinforzate da una placca ossea affondata nel derma.

Ai rincocefali appartiene una sola specie: il “tuatara” ( Sphenodon punctatus ) della Nuova Zelanda.

Gli squamati costituiscono il più vasto ordine di rettili e viene suddiviso in due sottordini: sauri e ofidi.

Dei sauri fanno parte lucertole, gechi, iguane, camaleonti e simili. L’unico rappresentante marino è l’iguana marino Amblyrhynchus cristatus.

Gli ofidi sono i ben noti serpenti. I serpenti di mare appartengono tutti alla famiglia idrofidi. Per la forma della testa e le dimensioni delle squame vengono suddivisi in due sottofamiglie: laticaudini con testa evoluta e poco adatta alla vita acquatica e con squame ventrali ridotte; idrofini con cranio più primitivo e senza squame ventrali.

Negli squamati in genere le squame sono parzialmente sovrapposte tra loro (disposizione embricata) in particolare le squame dell'addome conferiscono maggiore aderenza al substrato e quindi facilitano la locomozione. Esse sono grandi, embricate in senso cefalo-caudale (cioè la parte sporgente è diretta verso la coda) e organizzate in fasce trasversali. In alcuni queste strutture non sono embricate ma sono semplicemente accostate tra loro come le mattonelle di un pavimento, ed allora sono dette scudi. In molte famiglie la funzione protettiva delle squame è potenziata da ossificazioni dermiche, che sul dorso del capo, possono fondersi con le ossa del cranio.

In alcuni Sauri come il moloch (Moloch horridus, Sauria, Agamidae), una specie australiana deserticola, le squame sono modificate in spine, che servono ad aumentare la superficie del corpo e facilitare così la condensazione dell'umidità atmosferica, che viene poi convogliata verso la bocca grazie a sottili canali che scorrono tra le squame stesse.

Nei gechi, invece, squame con ornamentazioni superficiali di setole microscopiche, presenti sotto i cuscinetti delle dita, conferiscono una straordinaria adesività che permette a questi Sauri di camminare a testa in giù.

Cuscinetti del piede di geko.Alisyn Nedoma.

L'ispessimento dello strato corneo della cute è una delle caratteristiche che hanno permesso alla classe dei Rettili di conquistare ambienti terrestri anche molto aridi, ma al contempo ha comportato una riduzione delle ghiandole cutanee, che quindi sono concentrate in alcune parti del corpo. La pelle non si desquama come quella dei mammiferi, e al crescere dell'animale viene rinnovata periodicamente attraverso la muta. In periodi fissi dell'anno viene prodotto un nuovo strato corneo, dopodiché quello vecchio si spacca lungo linee di rottura prestabilite, staccandosi.

Nei famosi serpenti a sonagli, le ultime squame della coda, a forma di cappuccio, non si staccano mai durante le mute, e si accumulano; essendo attaccate lassamente tra di loro, producono il caratteristico suono quando scosse; in questo caso servono quindi da avvertimento per i nemici.

Le squame si trovano anche in alcuni Uccelli, come rivestimento delle zampe e ciò è considerato un indizio della parentela filogenetica tra Uccelli e Rettili.
Esse si trovano anche in alcuni Mammiferi (intercalate ai peli), come i pangolini (Pholidota), e gli armadilli (Xenarthra, Dasypodidae) o nella coda di alcuni roditori, ma non hanno relazione di parentela con quelle rettiliane. Si ipotizza comunque che possano essere un retaggio di una condizione primitiva nei mammiferi ancestrali.
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Pangolino

Armadillo

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