Anatomia comparata dell'apparato scheletrico di Federica Bussi (fbussi@hotmail.com), Daniele Del Gaudio (danieledelgaudio@libero.it), Barbara Ruozzi (barbara.ruozzi@fastwebnet.it), Daniela Triberio (danielatriberio@libero.it), Giovanna Vaccarello (gio.vaccarello@tiscalinet.it)

4 Dermascheletro dei pesci

Come tutti i Vertebrati i pesci presentano una pelle composta da due strati: l'epidermide (la parte esterna) e il derma (riccamente vascolarizzato e localizzato nella parte interna della pelle). Inoltre la maggioranza dei pesci presentano uno scheletro esterno costituito da scaglie, le quali possono essere di varia composizione e forma. Le scaglie dei pesci sono formazioni scheletriche cutanee che si originano nel connettivo del derma e che ricoprono l'intero animale, ad eccezione delle pinne.

La loro funzione è quella di coprire il corpo del pesce rendendolo liscio e idrodinamico; in questo sono aiutate da un muco che il derma secerne e lascia fluire all'epidermide e quindi alle scaglie: una sorta di "pelle invisibile" vischiosa che aiuta il pesce a scivolare nell'acqua.

Le scaglie si dividono in: [I1] [I2] [E1] [F1] [S1]

ctenoidi: hanno bordi muniti di minuscoli dentini ai margini;

cicloidi : sono circolari, con bordi arrotondati e sovrapposte in modo da mostrare solo il 20% della loro intera superficie. Presentano inoltre anelli di accrescimento come i tronchi degli alberi;

Le scaglie ctenoidi e cicloidi sono presenti nella maggior parte dei pesci.

placoidi: sono caratteristiche dei Selacei (squali, razze...). La loro forma è particolare: ogni squama è formata da una piastra basale dalla quale sporge, attraverso l'epidermide, una formazione a punta, detta dentello cutaneo . Il dentello, formato da dentina, è ricoperto da uno strato di smalto (vitro-dentina), omologo ai denti della cavità orale. Queste scaglie conferiscono alla pelle una caratteristica ruvidità; per tale ragione la pelle di alcune specie, sotto il nome di zigrino, viene usata per pulire il legno, l'avorio, ecc.

ganoidi:

Le scaglie ganoidi sono laminari, romboidali, rivestite da uno strato superficiale di tessuto affine alla dentina, detto ganoina, che conferisce loro una particolare lucentezza. Tanto le scaglie cosmoidi che ganoidi sono presenti in numerosi pesci fossili e in poche specie viventi

cosmoidi: scaglie tipiche alcuni Crossopterigii e Dipnoi fossili, sono laminari comprese nel derma

Non tutti i pesci hanno le scaglie: alcune specie, soprattutto quelle che vivono sui fondali, presentano piuttosto delle piastre (ossee o estremamente cheratinizzate) tanto da venire chiamati anche "pesci corazzati". Addirittura l'intero corpo può essere ricoperto di vere e proprie placche ossee come in certi "pesci scatola" o di scaglie evolute in spine, come nei pesci palla o istrici.

Per quanto riguarda la funzione le squame presentano una valida difesa meccanica del corpo, senza ostacolare il movimento.

Inoltre ad adeguato ingrandimento si può notare che le squame sono disuniformi in superficie.

Esse presentano varie linee concentriche il cui numero è indice dell'età del pesce.

L'accrescimento della squama è diverso a seconda delle stagioni, per cui si alternano zone concentriche più larghe, relative all' accrescimento estivo, a zone più strette del periodo invernale, con conseguente formazione della striatura della squama.

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