I giochi di squadra: il Calcio di Carla Deplano (carladeplano@libero.it)Cristina Montù (chryssy1977@libero.it)

LA TECNICA CALCISTICA, FONDAMENTALI INDIVIDUALI: LA RICEZIONE DELLA PALLA

2) La ricezione.

(EN34)(I38)

Si intende per ricezione o stop tutto quello che riguarda il contatto con la palla da parte di un giocatore quando riceve un passaggio. Questo contatto può avvenire in sei modi principali: di petto, sotto il piede, con il ginocchio, d’interno, aggancio con il collo del piede, d’esterno a seguire.

Lo stop di petto(EN35) è un gesto tecnico risolutore, fondamentale per la conquista della palla. La sua insidia maggiore sta nel fatto che, con una cattiva esecuzione, si rischia il fallo di mani. Il pallone deve essere preso al centro del petto e nel momento in cui avviene il contatto con la palla le braccia devono essere piegate con i gomiti indietro. Può essere eseguito in elevazione o a terra, posizionandosi sulla traiettoria del pallone. Si usa specialmente con i tiri potenti che arrivano dall’alto.

Lo stop sotto il piede(I39) è il modo più usato per fermare la palla. Questo tipo di arresto, che avviene in due fasi, la preparazione e il contatto, viene eseguito da fermi: ciò vuol dire che se si è in corsa ci si deve, almeno per un attimo, fermare. Per effettuare lo stop sotto il piede bisogna avere il senso della posizione per calcolare il punto d’arrivo del pallone se si tratta di un passaggio basso ma non raso terra.

Lo stop con il ginocchio(EN36) è un tipo d’arresto che si usa quando non è consentito lo stop di petto, perché il pallone arriva con una certa potenza a un’altezza media. La funzione di cercare l’impatto con la parte superiore del ginocchio è quella di smorzare la potenza del pallone, per poi giocarlo con un tiro al volo o bloccarlo a terra nell’attesa che la situazione di gioco si chiarisca e un compagno libero si avvicini per fare un passaggio.

Lo stop d’interno è un tipo d’intervento che si usa moltissimo per la sua versatilità; può essere infatti impiegato sia nei tiri ad altezza media, sia in quelli raso terra. Più dinamico rispetto allo stop sotto il piede, lo si esegue sia in movimento, inserendolo nella corsa, sia in una situazione più statica per fermare la palla quando arriva ad altezza media.

L’aggancio con il collo del piede è usato soprattutto nella ricezione di palloni che arrivano verticalmente. Il punto d’impatto del pallone, intercettato nella sua traiettoria, è con il collo del piede, leggermente all’interno.

Lo stop d’esterno a seguire è il più dinamico degli stop e si può quasi dire che non sia un vero e proprio stop. Si tratta più di un controllo veloce per continuare un’azione svolta in velocità. Lo si esegue spesso nel contropiede, quando due o tre giocatori raggiungono velocemente l’area di rigore avversaria, passandosi la palla. Rispetto al tiro d’esterno l’impatto avviene sul lato esterno del piede, ma un po’ più in alto, più vicino alla caviglia. Con questa parte si pressa leggermente il pallone smorzandone il moto, per poi calciarlo o passarlo a un compagno.

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Edurete.org Roberto Trinchero