Traumatologia e riabilitazione. La scoliosi di Emanuela Mercuri

-DEFINIZIONE-

Le alterazioni morfologiche che si possono riscontrare nel piano frontale prendono sempre il nome di scoliosi. [I 1] [I 2] [I 3] [1 4] [E 1] [E 2] [E 3] [E 4] [ES 1][ES 2] [F 1] [F 2]

Una scoliosi (il nome deriva dal greco skolios, che vuol dire torto, contorto), può essere definito come una deviazione laterale della colonna vertebrale, persistente e non modificabile volontariamente, che si accompagna a una torsione dei corpi vertebrali e che coinvolge, di conseguenza, tutte le strutture anatomiche che con queste si articolano.

La scoliosi può anche essere definita come una deformità della colonna che perdendo il suo assetto verticale sviluppa una curva.

Come meglio vedremo dopo, tale curva deriva anche da una torsione e dunque si sviluppa nelle tre direzioni dello spazio.

La deformazione interessa più frequentemente il sesso femminile e si manifesta, di solito, durante l’età del maggior sviluppo staturale: 7-9 anni e 11-13 anni. Dal punto di vista diagnostico é fondamentale distinguere tra atteggiamento scoliotico e scoliosi strutturale, giacché in entrambi i casi si tratta di deviazioni del rachide rispetto alla verticalità nel piano frontale.

   2/14   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero