Gli acari della vite di Giuseppina Inglese

Eriofide dell'acariosi della vite

Eriofide dell'acariosi della vite

Calepitrimerus vitis (Nalepa) Fam. Eriophyidae


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eriofide dell'acariosi della viteMorfologia: L’eriofide, come le altre specie della famiglia, presenta solo 2 paia di zampe. Le femmine sono fusiformi e lunghe 0,15 mm; l’uovo bianco, oblungo, misura 0,04 mm. A partire dall’uovo, lo sviluppo passa attraverso gli stadi di ninfa 1, ninfa 2 e di adulto. Presenta uno stadio immobile prima di ciascuno dei 2 ultimi stadi. Sono presenti 2 forme di femmine: le femmine protogine (estive), prima bianco-giallastre, poi brunastre, soprattutto sulla parte anteriore del corpo, presentano dei microtubercoli sulla faccia ventrale; le femmine deutogine (invernali) sono giallo-brunastre senza microtubercoli. I maschi, poco numerosi, sono simili alle femmine protogine ma più piccoli. La riproduzione è sessuata o partenogenetica. Uno stiletto, formato dai cheliceri aghiformi, permette di forare i tessuti vegetali.

Le femmine svernanti trascorrono l’inverno in colonie di 50-100 individui sotto la prima perula delle gemme, con preferenza per quelle in posizione 6-9 oltre che nelle inserzioni del tralcio sulla branca e sotto il ritidoma, ove si concentrano anche a migliaia. Al germogliamento, le femmine invadono le prime 5 foglie; le generazioni che seguono colonizzano progressivamente le nuove foglie attaccando anche le femminelle. Nei climi temperati si succedono 4 generazioni, che possono diventare 7-10 nelle zone e nelle annate più favorevoli. L’incubazione dell’uovo dura 8-10 giorni e lo sviluppo dell’adulto 7-10 giorni. Le femmine protogine compaiono a fine maggio, le deutogine a fine agosto.


ciclo biologico dell'eriofide dell'acariosi della vite


Sintomi: Acariosi primaverile: le gemme schiudono in ritardo, originando germogli stentati, con internodi corti, spesso a zigzag, da cui il nome di arricciamento parassitario, le foglie restano piccole, a forma di cucchiaio. Nei casi di infestazioni gravi la vegetazione risulta bloccata, i grappoli abortiscono o producono viticci, le foglie, stentate, scuriscono e cadono; in seguito, dopo lo sviluppo delle gemme secondarie, la vegetazione assume un aspetto cespuglioso. Quando l’attacco è lieve, l’asse del germoglio resta normale ma le foglie si presentano bollose e deformate. In trasparenza sono visibili punteggiature giallastre confluenti, soprattutto vicino al picciolo, o sparse in modo eterogeneo sul lembo.

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Edurete.org Roberto Trinchero