Lo Strutturalismo di Luisella Agodi (gufix70@gmail.com), Alessandro Croce (alcroce@yahoo.it), Alessandra Morelli (morellialessandra@yahoo.it)

L’opera senza messaggio

In un saggio dedicato alla definizione di una poetica strutturalista, Tzvetan Todorov [I1] [E1] [F1] [F2] [ES1] ha formalizzato in maniera efficace modalità e finalità dell’approccio strutturale in campo letterario, opponendo due visioni alternative. La prima considera l’opera come un fine in sé, mentre la seconda tende a studiarla in quanto «manifestazione di “altro”» [AAVV.: 105]. Nonostante tutte le affermazioni tendenti a focalizzare lo sguardo sulle strutture immanenti all’opera concreta, lo strutturalismo abbraccia quest’ultima prospettiva, che «ha molte più probabilità di accostarsi alla scienza». Il procedimento scientifico, infatti, costituisce un metodo per individuare, a partire da manifestazioni particolari – il cui corrispondente letterario sono le opere stesse –, delle strutture astratte «che formano il vero oggetto di questo tipo di riflessione» [ivi]. Da questo punto di vista, la pratica interpretativa strutturalista è associabile a quella posta in atto da tutte quelle discipline (psicologia, psicoanalisi, sociologia, etnologia, storia delle idee) che tendenzialmente negano il carattere autonomo dell’opera per considerarla una sorta di trascrizione in altro. Si perviene alla conclusione del lavoro analitico quando, come ad esempio nella psicoanalisi, viene portato a termine un lavoro di decifrazione o di traduzione per cui il senso dell’opera viene riassorbito dal codice considerato fondamentale. «Dopo tutto il tempo in cui la letteratura era stata considerata come un messaggio senza codice s’imponeva la necessità – scrive Genette – di considerarla per un momento come un codice senza messaggio». [Genette: 137]

ESERCIZI

  • Secondo Todorov, lo strutturalismo tende a considerare l’opera come:
    1. Un fine in sé
    2. La manifestazione di altro
    3. La manifestazione di un fine
    4. Una manifestazione di sé
  • Secondo Genette, l’opera letteraria è affine a:
    1. Un messaggio privo di codice
    2. Un codice con un messaggio
    3. Un codice privo di messaggio
    4. Un fine in sé

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