I carboidrati di Stefano Bottigliengo (stefanobottigliengo@libero.it), Tristana Cacciatori (tcacciatori@hotmail.com), Marta Leporati (marta.leporati@infinito.it)

POLISACCARIDI: generalità

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POLISACCARIDI GENERALITA'

I polisaccaridi sono polimeri naturali, cioè composti costituiti da molte unità monometriche che sono le singole molecole di monosaccaridi e/o dei loro derivati.
Essi si formano per policondensazione e le molecole sono tenute insieme (come nei disaccaridi) da legami glicosidici; mentre viceversa si possono scindere nei corrispondenti oligo- o monosaccaridi per idrolisi acida o enzimatica.
Ad esempio un polisaccaride derivante dagli esosi ha formula generale (C6H12O6)n.
Però tale formula dice molto poco sulla struttura del polisaccaride e occorre sapere quali e quante sono le unità di monosaccaride, come sono unite le une alle altre e se le macromolecole così formate sono a catena lineare o ramificata, intrecciate o arrotolate.

In base alla struttura chimica i polisaccaridi possono essere classificati [I28][En26] in:
  • omopolisaccaridi, cioè formati da un unico tipo di monosaccaride;
  • eteropolisaccaridi, ossia costituiti da monosaccaridi diversi.
Essi sono costituiti da centinaia (e persino migliaia) di monomeri, quindi hanno peso molecolare variabile che può andare da alcune migliaia a 5 milioni.
Anche se formati dallo stesso monomero, i polisaccaridi possono essere caratterizzati da legami glicosidici diversi (diversi atomi tra i quali esso si instaura) e infatti possono differenziarsi per la natura della catena principale:
  1. lineare;
  2. ramificata, con un grado di ramificazione più o meno elevato.
I polisaccaridi sono i glucidi più rappresentati in natura (in particolare nei vegetali) e in generale svolgono funzioni differenti. Proprio gli aspetti funzionali permettono di classificarli in:
  1. polisaccaridi di riserva, perché immagazzinati come granuli permettono ai vegetali e agli animali di accumulare riserve di glucosio da utilizzare per esigenze energetiche (esempi: amido e glicogeno);
  2. polisaccaridi di sostegno, in quanto costituiscono la struttura dei tessuti animali e soprattutto di quelli vegetali (esempio: cellulosa);
  3. polisaccaridi complessi: con altre importanti e particolari funzioni.
Proprio l’amido, il glicogeno e la cellulosa sono i polisaccaridi di gran lunga più abbondanti ed importanti in natura.

I polisaccaridi sono poco solubili o insolubili in acqua e privi di sapore dolce; non presentano potere riducente e disciolti in opportuni solventi danno attività ottica.

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