Riforma e Controriforma di Dario Mastellari (dario_mastellari@email.com), Elisa Molina (elisamolina@alice.it), Agata Carollo (agata.carollo@gmail.com)

Lo scisma anglicano

Generalmente si ritiene che la Riforma protestante in Inghilterra [I1] [I2] [E1] [S1] [F1] non sia stata il frutto di un movimento religioso popolare, ma che abbia avuto origini politico-istituzionali (Parlamentary Transaction). In realta' essa pote' avere tali origini solo perche' era stata preparata per alcuni secoli da un vasto movimento popolare e intellettuale. Basti pensare alle teorie di John Wycliffe [I1] [E1] [S1] [F1], e al movimento dei Lollardi [I1] [E1] [F1] che prese le mosse dalla sua predicazione.

La causa scatenante dello scisma anglicano va ricollegata al fatto che Enrico VIII (1491-1547) [I1] [E1] [S1] [F1], non ottenne dalla Chiesa di Roma lo scioglimento del suo matrimonio, che era stato richiesto perche' non aveva avuto un figlio maschio cui lasciare il trono. Se in genere i papi erano soliti non opporre alcun veto ai principi e ai re che volevano separarsi dalle loro consorti, in questo caso il rifiuto fu determinato dal timore di scontentare il parente piu' importante di Caterina d'Aragona, l'imperatore Carlo V, che rappresentava in quel momento un valido baluardo contro la diffusione del luteranesimo. Enrico VIII, approfittando del malcontento che serpeggiava nelle file del clero e del laicato cattolico inglese contro Roma, si rivolse all'arcivescovo Cranmer di Canterbury (cui praticamente erano stati trasferiti i poteri papali) e ottenne il divorzio da Caterina d'Aragona. Subito dopo la scomunica fece approvare dal Parlamento (1533) una serie di leggi che rompevano i legami con Roma e sottomettevano interamente il clero inglese alla corona (ad esempio vieto' che si pagassero le "annate" al papato, cancello' la sua giurisdizione, sciolse i monasteri, confisco' i beni della chiesa, stroncando ogni resistenza interna). Non solo, ma egli stesso si autoproclamo' "capo della chiesa inglese" con l'Atto di supremazia (imposto all'Irlanda nel 1541).

Il divorzio fu solo un pretesto: la causa profonda va vista nel generale processo di rivendicazione della sovranita' regia contro ogni interferenza, soprattutto se proveniente dall'esterno. Il sorgere dei rapporti capitalistici nell'Inghilterra del XVI sec. aveva reso urgente la costituzione di una monarchia assoluta che accelerasse la disgregazione del regime feudale. Un importante mezzo di centralizzazione dei poteri fu appunto la riforma della chiesa, con la quale il re ottenne la secolarizzazione circa un terzo di tutta la proprieta' terriera inglese: il che peraltro risollevo' l'erario dalle spese belliche sostenute durante i Cento Anni di guerra con la Francia, in cui il papato non prese mai le parti degli inglesi. Ad acquistare questi terreni furono quei proprietari terrieri (gentry), che assumeranno un ruolo fondamentale nella storia dell'Inghilterra capitalistica.

Lo scisma anglicano non incontro' in Inghilterra alcuna forte resistenza da parte ecclesiastica (fanno eccezione alcuni religiosi francescani e certosini, nonche' il vescovo Fisher). La vittima piu' illustre fu il Gran cancelliere del re, Thomas More [I1] [E1] [S1] [F1], che pur essendo disposto a firmare l'Atto per la successione della discendenza di Anna Bolena (la seconda moglie), rifiutava il modo in cui Enrico VIII si era proclamato "capo della chiesa" e gli opponeva la convocazione di un concilio nazionale.

Non vi fu resistenza semplicemente perche' i torti di una sede pontificia esosa, corrotta e retriva quanto mai, apparivano ai sudditi inglesi sufficienti a legittimare la costituzione di una monarchia assolutistica e scismatica. Peraltro Enrico VIII aveva garantito al clero e a tutti i fedeli che nulla del tradizionale cattolicesimo sarebbe stato modificato, a livello sia dogmatico che sacramentale e rituale.

Dunque la chiesa anglicana nasce come chiesa cattolica scismatica, conservando del cattolicesimo l'organizzazione e la successione episcopale, nonche' i sacramenti, il cerimoniale, i testi canonici. Le influenze luterane e calviniste del continente europeo si fecero sentire immediatamente dopo.

Le nuove dottrine, tendenti al calvinismo (42 articoli), furono infatti introdotte sotto Edoardo VI (1547-53), che Enrico VIII aveva avuto da un terzo matrimonio. Re Edoardo approvo' nel 1549 il Libro delle preghiere pubbliche (The Book of Common Prayer) [I1] [E1] [F1] modificato poi nel 1552 alla luce della dottrina di Zwigli.

A questa situazione cerco' di reagire la cattolica Maria Tudor (1553-58) [I1] [E1] [S1] [F1], detta "la sanguinaria", figlia di Caterina d'Aragona, ma senza ottenere validi risultati, anche se gli anglicani condannati sotto il suo regno risultarono piu' numerosi dei cattolici messi a morte dagli anglicani durante tutto il secolo seguente. Fu in questa occasione che molti protestanti emigrarono oltre oceano.

Elisabetta I TudorDi qui la forte contro-reazione della regina Elisabetta (1558-1603) [I1] [I2] [E1] [S1] [F1], figlia di Anna Bolena, che volle approvare l'Atto di Supremazia e l'Atto di Uniformita' e il Prayer Book. Nel 1562 appoggio' i "39 articoli per fede" dell'arcivescovo Parker (una riformulazione dei "42 articoli" di Edoardo VI), che, approvati dal Parlamento nel 1571, diedero un volto definitivo all'anglicanesimo. Papa Paolo IV la scomunico' in quanto figlia illegittima di un divorziato. Fu Elisabetta I che assunse il titolo (tuttora esistente) di "supremo reggente" (Supreme Governor), cioe' di "protettrice della chiesa" e "suprema governatrice nelle cause sia ecclesiastiche che civili del regno". Con l'Atto di Uniformita' del 1559 venne affermata l'indipendenza dal papa romano, venne mantenuta la continuita' con la chiesa antica attraverso l'adesione alle confessioni di fede e alle decisioni dei primi quattro concili ecumenici, vennero accettati i principi fondamentali della Riforma (specie gli articoli sulla giustificazione per fede, sulla chiesa, sulle opere buone della Confessione luterana di Augusta del 1530), venne solennemente dichiarata la Bibbia come suprema norma di fede. I sacerdoti, come tutti i funzionari pubblici, erafurono obbligati a prestare giuramento sui vangeli alla regina e alla sua autorita'.

  1. Quale fu la causa scatenante dello scisma anglicano? Nel rispondere spiega il motivo per cui Enrico VIII non ricevette dal papa l'annullamento del suo matrimonio.
  2. Che cosa stabiliva l'Atto di supremazia? In che senso esso puo' essere collegato con l'assolutismo monarchico?
  3. Quando e come lo scisma anglicano assunse connotati luterani e calvinisti?
  4. Identifica e descrivi i principali interventi di Elisabetta I in ambito religioso.

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