L'intolleranza razziale antiebraica di Giovanni Lauretta (giovanni.lauretta@fastwebnet.it), Fulvia Dellavalle (fulvia_dellavalle@yahoo.it), Daniela De Luca (dana.dl@libero.it), Maria De Luca (deindeit@yahoo.it)

Razza.

Se cerchiamo sul Vocabolario della lingua italiana di Tullio De Mauro troviamo le seguenti definizioni di Razza: <<1a- zool., bot., “insieme di animali o piante della stessa specie, contraddistinti da caratteri pressoché omogenei, trasmessi ereditariamente: razze bovine, ovine, canine”. 1b-antrop. “popolazione o insieme di popolazioni con una particolare frequenza distributiva di alcuni geni, contraddistinta da alcune caratteristiche dinamiche e mutevoli nel tempo, mentre in passato sono state ritenute talora rigide, implicanti separazioni durevoli e aventi riflessi culturali e intellettuali: r. gialla, r. africana”. 2b-ster., spec. “nel linguaggio di razzisti, stirpe, popolazione: r. ebraica; r. ariana, secondo le leggi fasciste del 1938, quella dei cittadini italiani non ebrei; r. germanica, quella delle persone di lingua tedesca”.>> Le differenze tra le razze umane sono legate a fattori ambientali e storici (migrazioni, processi di adeguamento a determinate realtà climatiche e geografiche). Tuttavia in seguito esse si sono differenziate anche in relazione alle culture di appartenenza. . Se osserviamo il colore della pelle distinguiamo principalmente tre tipi di razze: Europoidi (leucodermi, cioè con la pelle chiara), Mongoloidi (xantodermi, con colorazioni giallastre), Negroidi (melanodermi, con colori che vanno dal rossastro al nero). Anche altri caratteri antropometrici distinguono tra loro le differenti razze (la statura e le dimensioni corporee, il capo, la faccia e il naso). L’esistenza di diverse razze umane è patrimonio culturale fin dai tempi più antichi, infatti se ne parla già nella Bibbia. Se Romani e Greci se ne interessarono da un punto di vista medico, il Medioevo sostituì le conoscenze scientifiche con descrizioni fantasiose. Solo verso il XVIII secolo iniziarono gli approcci scientifici e nacque la sistematica, la scienza che si occupa della classificazione dei viventi. Attualmente non viene più accettata una netta divisione delle razze umane, poiché l’evoluzione dell’uomo è iniziata appena da qualche decina di migliaia di anni. Si preferisce parlare di “tipi umani”

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