Narcomafie (Emisfero Nord - Emisfero Sud del mondo) di Luigi Ampola (luigamp@libero.it), Angelo Giorgio(a.giorgio@reply.it), Paola Molino (molarina@hotmail.com), Claudia Olivero(claudia.olivero@email.it)

- Africa-

[Fr28] [En12] [Fr29] [En13] [Fr30] [En14] [Fr31] [En15] [Fr32] [En16] [Fr33] [En17] [Fr34] [It12] [Fr35] [En18] [Fr36] [En19] [Fr37]

Per capire come il grande problema del narcotraffico incida in questo continente , si deve partire dalla dichiarazione Antonio Maria Costa, Direttore dell'Ufficio delle Nazioni unite, il quale in un'intervista sostiene che il crimine è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo del continente. Infatti, secondo un rapporto dell'UNODC l'Afrcia non sarebbe piagata solo dalla carenza di infrastrutture, dalla difficoltà a introdurre economie di mercato e forme di democrazia, ma soprattutto da corruzione e connivenze internazionnali sul narco-traffico.

Il problema droga in Africa ha origini abbastanza recenti e devono essere collocate in un sistema internazionale di Mercati Globali. Esitono delle motivazioni intrinseche al continente ed estrinseche. In questo continente il problema droghe appare in grande e rapida crescita. Un complesso di cause legate alla situazione sociale della regione, in particolare l’urbanizzazione selvaggia e ciò che questo comporta, la perdita di identità culturale, la disparità dei redditi, in breve una vera e propria mutazione del paradigma antropologico africano, stanno creando condizioni sempre più favorevoli. Ma la questione droghe in Africa non sarebbe comprensibile al di fuori del mercato globale delle sostanze e in particolare della necessità del narcotraffico di creare nuovi consumatori anche in mercati “poveri”.

Eroina e cocaina (quest’ultima specialmente sotto forma di crack) fecero la loro apparizione all’inizio degli anni ’80 nel mercato dell’Africa occidentale dove attualmente si stanno diffondendo rapidamente soprattutto nelle capitali del Golfo di Guinea (Liberia, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Benin e Nigeria). All’inizio si trattava di una ricaduta del flusso di eroina e cocaina che transitava per questi Paesi in direzione dell’Europa e degli Stati Uniti. Era quindi un mercato residuale ancora poco sviluppato. Ora invece i capi africani del narcotraffico guardano con crescente interesse al consumo locale di stupefacenti, tanto è vero che il primo vero e proprio mercato unificato della regione è quello della droga. Addirittura si sono riscontrati flussi di sostanze stupefacenti provenienti dall’Europa destinati all’Africa, una vera rivoluzione rispetto a qualche anno fà. [Fr38]

Molti Paesi africani hanno conosciuto in questi ultimi anni una crescita dei problemi legati al traffico e al consumo della droga. L’uso di sostanze psicotrope è diventato un problema a causa della loro disponibilità, dei prezzi bassi, dei mezzi poco efficaci di controllo delle importazioni e della fabbricazione. Oltre alle cause più generali, stanno giocando un ruolo anche ragioni specificamente locali, che contribuiscono ad aggravare la situazione: in primo luogo, le condizioni sociali e politiche particolarmente favorevoli alla diffusione delle sostanze, oltre a favorire una serie di traffici, di cui quello della droga è uno tra i tanti; in secondo luogo, la collocazione geografica ( tra produttori africa centrale e sudamerica) e le maggiori piazze di spaccio (i mercati europei),con i traffici del Ghana all’est, della Liberia e della Sierra Leone all’ovest; i collegamenti stradali, ferroviari, marittimi ed aerei particolarmente agevoli; la crisi economica degli anni 80, che ha portato un’esplosione di attività illecite.

   6/17   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero