Motori endotermici a combustione interna di Sara Bergandi, Stefano Cantoni, Leonida Fossati, Alfredo Greco

Pistone

Lo stantuffo (o pistone) trasmette alla biella la spinta ricevuta dai gas in fase di espansione, e comprime la miscela espellendo i gas combusti; è uno degli organi più sollecitati del motore in quanto è chiamato a resistere ad alte temperature e pressioni, soprattutto in presenza di detonazioni e autoaccensioni; inoltre, è sottoposto a continui sfregamenti contro le pareti del cilindro. È la sua parte superiore, detta testa o cielo, che deve resistere a tali sollecitazioni, senza superare la temperatura di 900°C durante la fase di aspirazione e compressione, per evitare l'autoaccensione della miscela.

Dalla forma del cielo, che può essere concava, piana o convessa, dipendono anche la forma della camera di combustione e, di conseguenza, molte altre caratteristiche principali del motore. In molti propulsori, aventi elevati rapporti di compressione, si utilizzano pistoni che hanno nella testa delle apposite rientranze che permettono alle valvole di aprirsi il più possibile senza impattare contro di essi. Il calore ricevuto sulla testa viene poi smaltito attraverso il contatto con le pareti del cilindro e, in parte, con l'aiuto del lubrificante; il materiale con cui è costruito tale organo oltre che resistere alle alte temperature deve avere quindi una notevole capacità di condurre il calore e un coefficiente di dilatazione molto basso.

In tal modo non si è costretti a lasciare un ampio gioco di accoppiamento tra pistone e cilindro che, oltre a rendere il motore più rumoroso, a causa delle inevitabili vibrazioni e sbatacchiamenti, ne ridurrebbe di molto la resa e la durata. Il materiale più utilizzato nella costruzione dei pistoni è la lega di alluminio con percentuali non piccole (fino a115%) di silicio che gli conferisce facilità di colata durante la fusione e ne aumenta la resistenza meccanica: la lega di alluminio presenta anche il vantaggio di essere leggera e quindi conferisce poca inerzia all'organo, aspetto assai importante se si vuole che il motore raggiunga alti regimi di rotazione. La lavorazione awiene quasi sempre con la tecnica della pressofusione (realizzata da ditte ormai specializzate e quasi mai dalle case costruttrici dei motori), integrata da lavorazioni meccaniche sulle superfici esterne; i pistoni speciali utilizzati, per esempio, su vetture da competizione, vengono ottenuti mediante forgiatura.

Da anni ormai si è tentato di introdurre la ceramica nella costruzione degli stantuffi, ma allo stato attuale questo materiale, che si preannunciava come rivoluzionario, rimane quasi del tutto in utilizzato a causa della sua fragilità, ma soprattutto a causa della sua difficoltà a disperdere calore che può creare autoaccensione della miscela. A causa delle dilatazioni termiche, che dipendono anche dallo spessore dell'organo e non solo dalla temperatura, il pistone a freddo non ha forma cilindrica ma leggermente conica (più largo in basso, più stretto in alto), specie sulla parte che si trova sopra lo spinotto di inserimento della biella, dove ha maggior spessore proprio per resistere alle sollecitazioni termiche e meccaniche presenti in quella zona. La parte che si trova al disotto dello spinotto si chiama mantello e ha solamente la funzione di guida; non deve resistere a particolari sollecitazioni se non agli attriti con le canne dei cilindri; quindi il suo spessore è abbastanza ridotto proprio per evitare di aggiungere peso supplementare dove non è necessario. A tal proposito giova ricordare che i pistoni delle vetture da competizione sono del tutto privi di mantello, non essendoci in tal caso problemi di durata né di rumorosità ma solo quelli di ridurre masse inerti e attriti. Un mantello di grande superficie, infatti, offre al pistone una guida assai precisa e garantisce basse pressioni di sfregamento con riduzione dell'usura delle canne; inoltre consente una maggiore dispersione del calore: per questo motivo i pistoni delle vetture di serie hanno una lunghezza superiore al diametro anche se ciò comporta alcuni svantaggi già descritti. I pistoni possono avere forme assai varie, a seconda del tipo di motore.

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Edurete.org Roberto Trinchero