Il giallo di Laura Bordese

I grandi detective

SHERLOCK HOLMES
[I1] [E1] [E2] [E3] [E4] [ES1] [ES2] [F1] [F2]
Compare per la prima in Uno studio in rosso, pubblicato a puntate.
Il personaggio è ricalcato sulla figura di Joseph Bell, un brillante medico per il quale Doyle provava grande ammirazione a causa delle sue eccezionali capacità deduttive.
E’ un investigatore privato di nazionalità inglese.
Alto, molto magro,volto angoloso dal naso aquilino, sguardo acuto e penetrante. Mani lunghe con dita affusolate, macchiate d'inchiostro e di scoloriture provocate dagli acidi.
Indossa soprabito con mantellina e cappello provvisto di paraorecchie. Porta con sé un bastone di legno, che nasconde un lungo pugnale, formidabile arma di difesa e offesa.
E’ molto sicuro di se stesso e dell’infallibilità dei propri ragionamenti. Suona il violino per rilassarsi. Quando si trova in uno stato di inattività, per combatterne la depressione e mantenere la sua mente in movimento, fa uso di cocaina o morfina. Nel tempo sostituisce tale dipendenza con la pipa.
Per indagare si avvale del metodo deduttivo, di un notevole spirito d’osservazione e della sua cultura enciclopedica.
Abita a Londra in un appartamento di Baker Street con il Dottor Watson, voce narrante delle sue imprese ed amico. Fino a quando, nel corso dell’indagine narrata ne Il segno dei quattro, incontra la signorina Morstan e si sposa.
Il suo acerrimo nemico è il Dottor Moriarty, definito da Holmes il Napoleone del crimine. Holmes, insieme al Dottor Moriarty, muore ne Il problema finale, per poi essere resuscitato, dietro le insistenze del pubblico, ne La casa vuota.

HERCULE POIROT
[I1] [I2] [E] [ES] [F1] [F2]
Compare per la prima in The Mysterious Affair at Styles.(Poirot a Styles Court).
E’ un investigatore privato, ex ispettore della polizia in pensione, di origine belga.
È alto poco più di un metro e mezzo, grassoccio, piuttosto anziano, ma non gli è mai stata attribuita un'età precisa. La sua testa è a forma oblunga, simile ad un uovo, e la tiene sempre leggermente inclinata verso destra. Ha le labbra incorniciate da baffi alla militare arricciati sulla punta, dei quali ha una cura maniacale, tanto da portare in tasca uno specchietto per poterseli ritoccare. I pochi capelli rimasti sono neri e per ravvivarne il colore non usa una tintura, bensì un tonico. I baffi sono la sua vera e propria mania. Non smetterebbe mai di toccarli, soprattutto durante le digressioni che lo portano alla risoluzione di un caso.
E’ molto ordinato, meticoloso e previdente. Un omino preciso con la mania dell'ordine.
Il suo abbigliamento è rigorosamente preciso e perfetto. Porta sempre con sé ombrello.
Una delle sue più famose frasi è "L'omicidio è un'abitudine".
Ha un fiuto straordinario e riesce a risolvere i casi più intricati. Ha sistemi di indagine che rispecchiano la sua personalità: ordine, metodo e cervello. Non è un sentimentale, ma un logico, odia l'inspiegabile e finisce sempre per spiegarlo grazie a straordinarie deduzioni e ad una profonda conoscenza del crimine e dei limiti umani.
Il capitano Hastings, amico e compagno d’indagine, è il narratore di quasi tutti i racconti brevi che hanno come protagonista Poirot, mentre compare invece solo in otto dei romanzi che hanno per protagonista il famoso investigatore belga.

MISS MARPLE
[I1] [I2] [E] [ES] [F]
Compare per la prima in Miss Marple e i tredici problemi.
E’ un’ anziana signora, ormai ottantenne, di nazionalità inglese che si occupa della sua casa, nel villaggio di St. Mary Mead, e soprattutto del suo giardino. Da giovane è stata, per un breve periodo, un’infermiera.
E’ magra e minuta, ha occhi azzurri sbiaditi e capelli candidi, in genere raccolti ordinatamente in una crocchia.
All’apparenza sempre con la testa tra le nuvole, è in realtà un’acuta e infallibile osservatrice.
Ama osservare gli uccelli (e i suoi compaesani) con il binocolo e prendere il tè con le amiche, dedicandosi al pettegolezzo.
E’ una fine psicologa. Nelle indagini utilizza una logica ferrea unita a una singolare acutezza d’osservazione.

JULES MAIGRET
[I] [E] [ES] [F1] [F2]
Compare per la prima in Pietro il Lettone.
E’ di nazionalità francese. Commissario capo della polizia criminale di Parigi.
E’ di corporatura robusta, largo di spalle, dall'aspetto burbero e a tratti inquietante. Ha un viso largo che tiene sempre accuratamente rasato e pochi capelli.
Ama la buona cucina, è un bevitore abitudinale e accanito e per concentrarsi fuma la pipa. Nel tempo libero conduce una vita semplice e tranquilla con la moglie Henriette.
Nelle indagini usa un metodo di tipo psicologico, fondato sull’intuito e sulla capacità di mettersi nei panni di chi gli sta di fronte. Per Maigret è importante conoscere l'ambiente in cui il delitto è stato commesso, conoscere il genere di vita, le abitudini, i costumi, le reazioni degli uomini che vi sono coinvolti, vittime, colpevoli o semplici testimoni.

ESERCIZIO:
Lavoro di gruppo (quattro gruppi da cinque persone al massimo.
Le figure dei grandi detective:Sherlock Holmes, Miss Marple, Hercule Poirot e Jules Maigret.
Il docente assegna ad ogni gruppo un detective da analizzare usando dei brani ed una griglia d’analisi.

nome e cognome 

 

 

nazionalità 

 

 

professione 

 

 

caratteristiche fisiche 

 

 

segni distintivi 

 

 

abitudini, hobby, manie 

 

 

metodo d’indagine 

 

 

aiutante 

 

 

antagonista 

 

 

Presentazione dei dati emersi nel lavoro di gruppo fatta a turno da ogni gruppo.

   9/10   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero