La regione arabo-islamica di Annalisa Nola (annalisa.nola@libero.it), Anna Perinetti (anna.perinetti@virgilio.it)

La popolazione

Distribuzione della popolazione

Costituita prevalentemente da terre aride e steppose la regione arabo-islamica non è nel complesso molto popolata: su una superficie di circa 13 milioni di Km², vivono circa 410 milioni di abitanti (265 nel Medio Oriente, 146 nel Nord Africa. [Es1]

  • In Medio Oriente la popolazione si addensa lungo le oasi, lungo i grandi fiumi (Tigri, Eufrate), sulle coste del mar Nero (Turchia settentrionale) e del Mediterraneo (nella fascia formata da Libano, Israele e Palestina); quasi disabitate le sterminate distese del deserto arabo-siriano e egli altopiani.
  • Nell’Africa settentrionale quasi il 90 % del territorio è costituito da deserto e magri pascoli. I pastori nomadi e gli abitanti delle oasi sono circa 5 milioni, con una densità media di 1 ab./ Km². I due terzi degli abitanti vivono nelle città, concentrate nella fascia litoranea.

L’emigrazione dal Magreb

La popolazione nell’Africa settentrionale è quasi triplicata del 1960 e le risorse disponibili per la popolazione sono insufficienti ad assicurare un adeguato sistema di istruzione e di servizi sociali e sanitari. La povertà e la disoccupazione spingono molte persone, soprattutto giovani a emigrare in cerca di migliori condizioni di vita.

I flussi migratori sono diretti verso i paesi più sviluppati della sponda nord del Mediterraneo; importanti minoranze di nordafricani risiedono in Francia, Spagna e di recente anche in Italia.

Gli Arabi

Gli arabi, di stirpe semitica, sono l’etnia più importante della regione. Originari della penisola arabica, erano in prevalenza pastori e cammellieri nomadi (Arab significa nomade in arabo).

Già nel primo millennio a.C. controllavano il traffico dell’incenso e della mirra prodotti nel sud della penisola, e quello delle spezie che giungevano via mare dall’Estremo Oriente.

Dopo la loro conversione all’Islam, nei primi decenni del VII secolo d.C., gli arabi si espansero colonizzando territori in Asia, Africa ed Europa. Le nazioni occupate dagli arabi furono islamizzate e solo in parte “arabizzate”: infatti il messaggio religioso fu immediatamente accolto da molte delle popolazioni conquistate, mentre l’assimilazione etnica fu assai più lenta e limitata. Per questo motivo il mondo islamico (l’insieme dei paesi dove la religione musulmana è dominante) non coincide con il mondo arabo (l’insieme dei paesi abitati in prevalenza da arabi. [I1] [Es1] [Es2] [F1] [F2] [F3] [E1] [E2]

I gruppi etnici non arabi

I Berberi

Sono un forte ceppo etnico non arabo, presente nel Magreb. Sono gli originari abitanti dell’Africa mediterranea, provenienti dal Sahara a partire dal IV millennio a.C. e hanno resistito per secoli alle invasioni dei popoli che hanno occupato la zona (fenici, romani, vandali), cedendo solo in parte all’avanzata degli arabi.

Oggi vivono per lo più nelle regioni montuose dell’Atlante, dove trovarono rifugio all’epoca della invasione araba. Le comunità berbere rappresentano un quarto della popolazione algerina e un terzo di quella marocchina; gruppi minori sono presenti in Tunisia, Libia ed Egitto.

Sono organizzati in società a struttura tribale; in prevalenza nomadi a sud e agricoltori nel nord. La lingua berbera è la più antica del Magreb e in Algeria dal 2001 è riconosciuta come lingua nazionale. [F1] [I1] [Es1]

Turchi e Persiani

I Turchi sono una popolazione di razza mongolica, insediata in Turchia (con folte minoranze in Iran, Afghanistan, Cipro e Grecia). [E1] [F1] [F2]

I Persiani (o iranici) sono un popolo di origine indoeuropea giunto nelle attuali pianure dell’attuale Iran agli inizi del I millennio. [F1] [F2]

I Curdi

Sono un’antica e consistente minoranza di 25 milioni di persone, di origine iranica, stanziata nella regione storica del Kurdistan, divisa dopo la II guerra mondiale tra Turchia, Siria, Iraq e Iran e Armenia.

Essendo una minoranza in tutti questi paesi, i Curdi hanno dovuto lottare contro vari tentativi di assimilazione. Inoltre la loro lotta per essere riconosciuti come nazione li ha esposti a frequenti repressioni, in particolare in Iraq e Turchia. Conservano un’organizzazione di tipo tribale e sono dediti in gran parte alla pastorizia nomade. [Es1] [I1] [All] [Map]

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Edurete.org Roberto Trinchero