La rappresentazione digitale delle immagini di Antonio Servetti

Stampa Digitale

Pixels e dots.

La stampante è [En] [It] [Fr] [Es] un dispositivo in grado di rappresentare una immagine digitale su carta attraverso l'uso di punti colorati. La densità dei punti, cioè il numero di punti per unità di lunghezza (generalmente pollici) con cui la stampante riesce a disegnare sulla carta, ne determina la qualità di stampa. Abbiamo una prima distinzione tra stampanti in bianco e nero, che cioè utilizzano solo inchiostro nero (il bianco è dato dalla carta stessa), e stampanti a colori. Le stampanti a colori utilizzano quattro colori: il ciano, il giallo, il magenta ed il nero. Grazie a questi quattro colori riescono a rappresentare tutta la gamma cromatica percepibile dall'occhio umano (in realtà il nero è un di più utilizzato solo per risparmiare inchiostro, dato che molte volte si stampa del testo "nero", inutile utilizzare la somma di ciano, giallo e magenta, sprecando il tripo dell'inchiostro rispetto all'utilizzo del solo nero). Quindi, una stampante, per ottenere l'effetto di un colore come il verde, deve utilizzare una composizione di punti di cui un po' saranno ciano e un po' giallo, cioè ha bisogno di più punti per rendere un colore. [En] [It] [Fr] [Es] Ne consegue che, affinché l'occhio umano non si accorga del "trucco", cioè affinché l'immagine di carta appaia della stessa qualità dell'immagine a video, è necessario che la densità dei punti sia di almeno 300 punti per pollice (Dot Per Inch, in inglese). Cioè, l'immagine a video che noi vediamo di buona qualità ed è rappresentata con circa 75 pixel per pollice, stampata su una stampante con risoluzione 75 punti per pollice, appare molto degradata (vedi disegno). In generale, come regola pratica di facile memorizzazione, si può dire che per sfruttare appieno la qualità di stampa di un stampante, occorre avere una immagine stampata in cui la densità di pixel per pollice (stampato) sia la metà dei DPI della stampante.

Una recente miglioria introdotta nelle stampanti per uso domestico, al fine di avere una migliore resa nella stampa di fotografie digitali, è quella dell'utilizzo di 6 invece che 4 colori. Ai quattro colori classici CMYK sono stati aggiunti il magenta chiaro ed il ciano chiaro che risultano utili per camuffare meglio le "gocce" di inchiostro utilizzate per rappresentare le zone più chiare delle immagini.

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Edurete.org Roberto Trinchero